VOL1_Tesi_con copertina

211 CONCLUSIONI Come espresso nella trattazione, il presente lavoro ha portato alla realizzazione di un sistema informativo geografico storico sulla città di Parma, con particolare riferimento all’Atlante Sardi. Nell’ambito di questa ricerca si è potuto constatare quanto le fonti storiche siano complesse nella loro struttura e organizzazione interne, presentando numerose ambiguità e particolarità intrinseche difficilmente standardizzabili. Le fonti storiche sono infatti caratterizzate da scarsa omogeneità, sia in termini di linguaggio dei documenti, poco standardizzato e ricco di sinonimi e varianti ortografiche, che di organizzazione interna, dal momento che non presentano sempre una struttura uniforme. Anche le rappresentazioni cartografiche storiche, inoltre, spesso comportano lo sviluppo di problematiche, legate soprattutto alla difficoltà di interpretazione del contenuto descrittivo. È pertanto stato particolarmente oneroso ricondurre la realtà variegata ed eterogenea riprodotta dall’Atlante in forme standardizzate e codificate interpretabili dal calcolatore, al fine di strutturare il sistema informativo. È stato tuttavia possibile creare una struttura invariante di base che permettesse il facile inserimento della maggior parte dei dati presenti, alla quale poi adattare anche le eccezioni. Il risultato finale vede dunque la strutturazione di un data-base relazionale in cui sono stati inseriti tutti i dati riportati nei registri dei possessori dell’Atlante, e di una base cartografica vettorializzata cui associare le informazioni descrittive. Allo stato attuale del lavori è possibile analizzare la città come se si stesse consultando la fonte cartacea originaria, senza quindi togliere nulla al contenuto informativo dell’Atlante, ma anche fare interrogazioni più complesse, come analisi statistiche, tematiche, sia in relazione ai possessori degli immobili che ai dati spaziali ad essi relativi. Il progetto realizzato nel corso del presente studio è volto inoltre all’implementazione futura con dati catastali, censuari, ecc., relativi anche a soglie temporali successive all’Atlante Sardi. Così facendo di potrebbe migliorare ulteriormente il grado di conoscenza della città, permettendo di svolgere anche indagini diacroniche e su più fonti tra loro interrelate, per mettere così in evidenza lo sviluppo e le trasformazioni urbane. Interessanti sono infatti indagini sulla composizione architettonica, sulla tipologia di edifici presenti, nonché sulla loro storia, fatta di passaggi di proprietà, abbellimenti esterni, ampliamenti, modifiche strutturali e ogni altra informazione di natura storico-architettonica. Fondamentale è anche la messa in relazione di questi dati con gli aspetti economici e sociali della città; possono quindi essere indagate la distribuzione della popolazione in relazione alle tipologie edilizie, l’evoluzione della popolazione, le classi più abbienti e più potenti in rapporto alla proprietà e la collocazione nel tessuto urbano degli esercizi commerciali. Questi sono solo alcuni dei tanti studi che potrebbero essere svolti sulla città potendo usufruire di un sistema informativo basato su diverse fonti, relative a più soglie storiche e indagabili agevolmente grazie al supporto informatico. La nuova frontiera di sviluppo del progetto prevede l’inserimento, innanzitutto, delle soglie catastali successive, corrispondenti al catasto Borbonico del 1853, al catasto di inizi del XX secolo e al catasto del 1940, seguito poi dall’implementazione con dati derivanti da fonti censuarie (in particolare i censimenti realizzati parallelamente ai catasti in esame) e da ulteriori fonti, cartografiche e non, relative alla città di Parma. In tal senso ampliamenti del sistema possono prevedere l’inserimento di rogiti e licenze edilizie connesse ai singoli immobili, per poter documentare la struttura di ogni edificio e ricostruirne la storia. Ad esempio possono essere inserite le licenze rilasciate dalla Congregazione degli Edili relazionandole con l’Atlante Sardi in modo da visualizzare sulla planimetria le aree di maggior intervento urbanistico, provando a ricostruire il piano di abbellimento della città immaginato dal ministro Du Tillot. Conclusioni

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