VOL1_Tesi_con copertina
1. La rappresentazione del territorio e della città 25 quanto riguarda le parti interne all’abitato che le zone circostanti, e permettevano il chiaro riconoscimento del perimetro degli isolati, della rete viaria e degli edifici principali, trattati di solito diversamente per sottolinearne la diversa importanza. Il disegno era di norma corredato da legende esplicative e i testi entravano anche all’interno della rappresentazione sotto forma di indicazioni toponomastiche. Le carte erano inoltre restituite utilizzando unità di misura e simbologie sempre più convenzionali e standardizzate, in modo tale da risultare particolarmente attendibili e prive di ogni influenza soggettiva. Esempi di questo nuovo metodo di considerare la rappresentazione cartograficadellacittàpossonoessere ravvisabili nella Iconografica rappresentazione della inclita città di Venezia di Ludovico Ughi (1729) e nella Nuova Topografia di Roma di Giovan Battista Nolli 30 (1748). Si tratta di piante corrette dal punto di vista del disegno della trama viaria e della delineazione degli isolati. Presentano informazioni di carattere toponomastico, un diverso trattamento delle aree verdi a seconda del loro carattere pubblico o privato e la riproduzione delle micropiante degli edifici principali – ovvero della planimetria interna del piano terra – per sottolinearne la maggior rilevanza. In particolare la pianta del Nolli costituì una pietra miliare nella rappresentazione urbana e fu destinata a condizionare per molto tempo la produzione successiva. A partire dal XIX secolo le rappresentazioni artistiche di città vennero progressivamentemenoe il rilevamentourbano fu subordinatoquasi esclusivamente alla realizzazione di mappe catastali la cui attendibilità aumentava parallelamente al perfezionamento tecnico degli strumenti e delle metodologie di rilievo utilizzate. Non si trattava più di planimetrie isolate e fini a sé stesse, ma inquadrate all’interno di sistemi di riferimento geodetici e con spiccate finalità amministrative. Poco alla volta cambiarono e vennero unificate anche le convenzioni di rappresentazione: l’orientamento divenne univoco e rispondente al nord geografico, vennero introdotte 30 Si è fatto riferimento a D occi M., M aestri D., 1993, p. 107; V ernizzi C., 2004, p. 45; B oido C., 2010, p. 70; The Int er act ive Nol l i MapWebsit e<ht tp://nol l i.uor egon.edu/> . Fig. 7 Giovan Battista Nolli, Nuova Topografia di Roma. 1748. (http://nolli.uoregon.edu/ )
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