VOL1_Tesi_con copertina

1. La rappresentazione del territorio e della città 40 1.2.5. La cartografia numerica Col convergere della cartografia all’interno dei Sistemi Informativi Territoriali e Geografici (SIT o GIS) 47 si è resa necessaria un’evoluzione della cartografia tradizionale che ha portato alla rappresentazione del territorio su supporto informatico e non più cartaceo. Un cambiamento significativo in questo senso si ha sul finire degli anni Settanta quando inizia a svilupparsi la cosiddetta cartografia automatica 48 , cioè la possibilità di tracciare le mappe non più manualmente ma tramite l’utilizzo del calcolatore. Gli elementi cartografici erano considerati non come entità geometriche, ma come insieme di coordinate planimetriche, e venivano memorizzati su supporto informatico rendendo così possibile in un secondo momento la restituzione a stampa. Evoluzione successiva è il passaggio alla cartografia numerica 49 che, oltre a considerare le coordinate planimetriche, tiene conto di problemi di strutturazione dei dati e di definizione di codifiche convenzionali. Si tratta infatti di archivi di coordinate, che descrivono la geometria degli oggetti cartografati, e di dati semantici che caratterizzano tali oggetti individuandone la tipologia. La cartografia numerica fornisce quindi le informazioni qualitative e metriche proprie della cartografia tradizionale permettendone l’archiviazione su un supporto accessibile al calcolatore e la successiva restituzione su carta o a video. Può essere considerata come immagine speculare della cartografia tradizionale, in quanto quest’ultima è un disegno che contiene in forma implicita le coordinate dei punti, mentre nella cartografia numerica l’elemento base è dato dalle coordinate dei punti e la possibilità di visualizzazione tramite disegno è contenuta in forma implicita. Le proprietà caratteristiche di questo tipo di cartografia sono: • Univocità del contenuto metrico: è possibile eliminare i problemi connessi alla soggettività della misura e alla deformazione del supporto cartaceo nel tempo • Possibilità di memorizzare coordinate planimetriche e altimetriche • Possibilità di elaborazione dei dati tramite calcoli e interrogazioni • Facilità di gestione e aggiornamento dei dati • Utilizzo per la georeferenziazione 50 di banche dati • Possibilità di interfaccia con dati derivati da altre fonti Data la possibilità di inserire coordinate geometriche in tutte e tre le direzioni spaziali, si individuano tre diversi tipi di cartografia numerica derivanti dal diverso trattamento di questi dati: • Cartografia numerica planimetrica: elementi descritti attraverso le due coordinate Nord – Est • Cartografia numerica planimetrica ed altimetrica: trattamento disgiunto dei dati provenienti dalla planimetria e di quelli riguardanti l’altimetria. I primi sono individuati tramite le due coordinate Nord – Est, i secondi tramite le tre coordinate Nord – Est – Quota. Tipologia del tutto analoga alla cartografia tradizionale. • Cartografia numerica tridimensionale: descrizione di ogni punto tramite le tre coordinate Nord – Est – Quota, ma conservazione dell’altimetria classica costituita da curve di livello e punti quotati. Nella cartografia numerica il concetto di scala è in parte superato in quanto non è necessaria una preventiva riduzione in scala, ma i punti vengono archiviati con le loro coordinate assolute ed è possibile stamparli e visualizzarli ad una qualunque 47 Per un approfondimento sui sistemi informativi si rimanda al capitolo 3 48 M igliaccio F., 2007, p. 147. 49 M igliaccio F., 2007, pp. 147-159; Corso di formazione GIS, DBMS e webGIS FOSS 7-24 Gennaio 2013. 50 Per un approfondimento sulla georeferenziazione si rimanda al paragrafo 3.3

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