VOL1_Tesi_con copertina
1. La rappresentazione del territorio e della città 43 determinato il dislivello tra i due punti in esame. Il metodo per “ascisse e ordinate ortogonali”, usato per il rilievo di aree dai confini irregolari e non molto vaste, consisteva invece nel tracciamento di una linea di riferimento, o fondamentale, parallela all’andamento complessivo della spezzata che si doveva rilevare. Si annotavano le distanze ortogonali tra questa e i punti da rilevare (ordinate) e le distanze intercorrenti tra le perpendicolari lungo la retta fondamentale (ascisse) 55 . L’attività dei gromatici fu particolarmente rilevante intorno al 326 d.C. con la ristrutturazione dell’Impero voluta da Costantino (272-337 d.C.) e il trasferimento della capitale a Bisanzio. Fu redatta a tal proposito una legge che ne regolava la pratica ( De agrimensore adhibendo ) e furono incrementate le conoscenze in questo campo. Nonostante una progressiva riduzione delle attività di rilevamento occorsa dopo la caduta dell’Impero Romano, il grande patrimonio conoscitivo fino ad allora posseduto non andò perso e fu conservato durante il Medioevo dagli ordini religiosi. Furono raccolti trattati sull’argomento e sistematizzati in codici, tra i quali si ricorda quello Arceriano, più conosciuto nella rielaborazione risalente al VII secolo nota come Codice Palatino o Corpus Agrimensorum Romanorum 56 . Si tratta di un documento prezioso per la ricostruzione delle tecniche di rilievo e di rappresentazione del tardo periodo classico, contenente anche indicazioni su come risolvere i problemi pratici legati al rilevamento del territorio. Accanto alla teoria conservata nei trattati, sopravviveva anche la pratica, seppure in casi sporadici relativi principalmente alla sistemazione di territori e a interventi di nuova costruzione di edifici monastici e religiosi. La trattatistica sull’argomento, unita a un rinnovato interesse per il rilevamento urbano e territoriale, riprese a partire dal XV secolo. Degna di nota è la sistematizzazione delle conoscenze acquisite fino ad allora da parte di Leon Battista Alberti. A lui si devono la Descriptio Urbis Romae , risalente al 1440, integrata per quanto riguarda la parte teorica dai Ludi Matematici , opera redatta presumibilmente prima del 1452 ma perduta nella versione originale 57 . In questi scritti Alberti affronta problemi legati alla determinazione di grandezze non misurabili direttamente, 55 C ento G., 1992 p. 44 56 D occi M., M aestri D., 1993, p. 37. 57 M ercanti F., L andra P., 2007, pp. 19-22. Fig. 13 Esempio di coltellazione effettuata su un pendio con moderna strumentazione. ( C olistra D., 2011-2012) Fig. 14 Metodo di ascisse e ordinate così come è applicato oggi. ( C ento G ., 1992 p. 44)
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