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59 2. Analisi storica dei catasti 2.1.1. I catasti piemontesi In ordine di tempo la prima regione italiana a dotarsi di un moderno catasto fu il Piemonte. Il rinnovo della catastazione fu parte integrante dell’opera di riassetto del territorio messa a punto da Vittorio Amedeo II (regnante dal 1684 al 1730) e Carlo Emanuele III (regnante dal 1730 al 1773) in seguito al passaggio dello stato da ducato a regno 18 . Un primo tentativo in questo senso fu promosso da Vittorio Amedeo II nel 1698 al fine di ridurre le immunità e le esenzioni derivanti da antichi privilegi, soprattutto a favore di nobili ed ecclesiastici, per promuovere una più equa distribuzione dei tributi pagati dalle comunità 19 . Le indicazioni per la realizzazione di questa perequazione sono contenute nelle Istruzioni al senatore Graneri per le misure generali in Provincia di Cuneo del 14 maggio 1698 da cui partirono i lavori di misura generale del territorio che poi vennero estesi alle altre otto province del Piemonte 20 . Le operazioni consistevano nella misura dei confini di ogni comunità seguita dalla misura dell’intero territorio per masse di coltura ed erano svolte da sedici agrimensori, designati dal governo centrale e supervisionati da un delegato, coadiuvati da “indicanti pratici” nominati invece dalle varie comunità 21 . Non si trattò però di un rilevamento particellare e l’attività degli agrimensori si limitò al tracciamento dei confini comunitari e alla misurazione di masse di coltura omogenee. In molti casi si continuò col sistema del consegnamento medievale 22 e non furono redatte mappe topografiche, ma ne derivarono quaderni in cui erano indicate estensione e qualificazione delle varie comunità. Ne derivò pertanto un catasto impreciso, che non rispose appieno alle aspettative di perequazione del sovrano. Gli interventi di misurazione e stima furono portati a compimento entro il 1711 e furono seguiti da una verifica ventennale dell’equità delle valutazioni, portata a termine nel 1730 23 . Fu un’operazione catastale in gran parte rimasta incompiuta; si adeguarono infatti solo 313 comuni su 787 e rimasero per la maggior parte in 18 I Savoia, grazie al Trattato di Utrecht del 1713, ottennero il Regno di Sicilia e il conseguente titolo regio. Il Ducato di Savoia divenne quindi Regno di Savoia, per poi trasformarsi nel 1720 in Regno di Sardegna, in seguito allo scambio della Sicilia con la Sardegna. 19 B riante P., 2008, p. 77 20 R icci I., 1981, p. 135 21 R icci I., 1981, p. 135 22 B riante P., 2008, p. 77 23 B aud D., C astiglioni C., R emacle C., 2008, pp. 99 Fig. 3 Catasto Piemonte perequazione generale. Mappa del Comune di Sale (Sali Vercellese) - Perequazione del 1710. (http://www.roberto-crosio.net/)

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