VOL1_Tesi_con copertina

61 2. Analisi storica dei catasti 2.2.2 I catasti lombardi Il catasto che meglio definì i nuovi princìpi scientifici caratteristici delle successive esperienze fu il catasto milanese eseguito in Lombardia dal governo austriaco, noto col nome di Antico Censo Milanese o Catasto di Maria Teresa. Si tratta di un’opera iniziata nel 1718 per volontà di Carlo VI, interrotta tra il 1733 e il 1749 per l’opposizione della nobiltà milanese e per lo scoppio della guerra di Successione Austriaca, e ripresa nel 1749 da Maria Teresa 32 . Le operazioni furono affidate a due giunte appositamente costituite, la prima presieduta da Vincenzo de Miro e operante dal 1718 al 1731, la seconda presieduta da Pompeo Neri e in carica dal 1749 all’ultimazione dei lavori nel 1758 33 . Il catasto entrò in vigore a partire dal 1° gennaio 1760. Fu un’opera di grande importanza per i princìpi che la ispirarono – basati su «l’uguaglianza, la proporzionalità, l’universalità dell’imposta, il suo carattere principalmente reale» 34 – oltre che per i risultati pratici decisamente innovativi. Esso prese infatti le mosse dalla volontà di meglio ripartire il carico fiscale e non aumentare il gettito 35 ; la misura non incrementò quindi le entrate a favore del sovrano ma allargò la base imponibile rendendo la tassazione meno onerosa per i ceti più deboli. La necessità di un siffatto provvedimento è facilmente ravvisabile se si considera che due terzi del patrimonio immobiliare erano posseduti da aristocratici e clero 36 , esenti dal carico maggiore della tassazione, in virtù di antichi privilegi ed esenzioni che li rendevano quasi del tutto immuni dalle imposizioni. Anche la portata innovativa dal punto di vista strutturale e operativo di quest’opera è sorprendente. Si tratta infatti di un catasto censuario eseguito tramite il rilievo diretto di tutte le particelle rappresentate su mappa. Novità fondamentali per l’epoca furono proprio la misurazione particellare diretta e la redazione di relative carte topografiche tracciate in scala 1:2000 e rappresentanti tutti i comuni 32 B oido C., 2010, p. 65 33 Z angheri R., 1980, pp. 111-115 34 Z angheri R., 1980, p. 116 35 Z angheri R., 1980, p. 108 36 P ugliese S., Condizioni economiche e finanziarie della Lombardia nella prima metà del secolo XVIII, in Miscellanea di storia italiana, serie III, tomo XXI, Torino 1924, p. 445. Citato in Z angheri R., 1980, p. 109 Fig. 4 Catasto Teresiano. Mappa del Comune Censuario di Cremona. 1720-1723. (http://esx-archiviomi.cilea.it )

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