VOL1_Tesi_con copertina
67 2. Analisi storica dei catasti e in bianco in quelle demolite o ipotizzate. Vi era anche un accenno all’orografia, ottenuta tramite leggere velature d’acquerello, ed era indicata la toponomastica riferita a rioni, piazze, contrade, mura e corsi d’acqua 61 . Per quanto riguarda la pianta di Roma questa fu realizzata sulla base di quella di Gian Battista Nolli risalente al 1748 62 , non procedendo ad un nuovo rilievo topografico, ma aggiornando le zone in cui erano occorse modificazioni 63 . L’estimo era basato sulla qualificazione (specie) e classificazione (grado) dei terreni ai quali venivano applicate le relative tariffe. Le tariffe variavano a seconda della posizione del comune ed erano il risultato di un processo analitico che teneva conto sia delle caratteristiche fisiche del territorio e delle colture che delle scorte presenti 64 . I documenti redatti, oltre alle mappe prive di quadro d’unione, erano i brogliardi , le isole estimative, i catastini e le volture . I brogliardi , corrispondenti approssimativamente ai sommarioni , erano registri che riportavano le particelle ordinate per numero di mappa e i dati relativi a possessore, contrada, coltivazione, superficie e giacitura del terreno. Erano divisi in due serie: la prima databile 1818-1820 e contenente i brogliardi originali, uno per rione di Roma; la seconda, risalente agli anni 1822-1824 e contenente l’estimo di tutti i terreni e degli edifici inclusi entro le mura urbane. Le isole estimative erano registri di piccolo formato che racchiudevano all’interno fascicoli riguardanti ciascuno un’isola (isolato). I catastini , redatti nel 1833, erano una sorta di registro partitario contenente l’elenco alfabetico dei proprietari con le relative particelle di proprietà. Contenevano le stesse informazioni dei brogliardi, organizzate però per proprietario e non per numero particellare, ed erano distinti tra catastini relativi al catasto rustico e catastini relativi al catasto urbano. Ulteriore documento erano le volture ovvero i registri che tenevano conto dei passaggi di proprietà 65 . Le operazioni catastali in senso stretto si svolsero tra il 1816 e il 1824 e riguardarono l’organizzazione della struttura centrale e periferica, le operazioni di misura e la formazione degli atti catastali. A queste seguirono le operazioni di stima che furono terminate nel 1830, accompagnate da una fase di rettifica e reclami da parte dei cittadini che si concluse nel 1835 con la definitiva attivazione del catasto 66 . 61 G remoli S., P rocaccia C., 2003, pp. 150-152 62 Per una disamina più completa sulla pianta di Gian Battista Nolli si veda il paragrafo 1.1.3. 63 G remoli S., P rocaccia C., 2003, p. 150 64 O livieri M., 1981, p. 66 65 G remoli S., P rocaccia C., 2003, p. 152-164 66 G remoli S., P rocaccia C., 2003, p. 146
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