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69 2. Analisi storica dei catasti 2.3. L’Unità d’Italia e l’evoluzione catastale fino ad oggi All’unità d’Italia nel 1861 la situazione catastale era molto disomogenea. Convivevano, a seconda della regione, catasti antichi descrittivi e catasti figurati di impianto particellare moderno. Anche i livelli di aggiornamento dei documenti erano molto eterogenei; si passava infatti da zone di recente accatastamento, come le aree interessate dal Catasto Rabbini, a zone in cui i registri non venivano aggiornati da decenni, fino ad aree completamente prive di strumenti idonei. Erano differenti sia i sistemi di rilevamento che di estimo e pertanto ne derivava l’impossibilità di applicare una tassazione equa su tutto il territorio nazionale. Data l’inattuabilità di una immediata riforma catastale con copertura generale statale, si realizzò un conguaglio provvisorio per equiparare l’imposta fondiaria su tutto il territorio nazionale. Tale conguaglio fu determinato dalla legge n. 1831 del 15 luglio 1864, chiamata appunto Conguaglio provvisorio dell’imposta fondiaria , che portò al raggruppamento dei sistemi catastali vigenti in nove compartimenti 73 , dislocati per aree geografiche. Tali compartimenti 74 erano: 1. Il Compartimento Piemontese-Ligure, comprendente il Piemonte, la Liguria, la Valle d’Aosta, l’Oltrepò pavese e la Lomellina (ora in provincia di Pavia). In questo compartimento erano in vigore quattro catasti, formati dai catasti antichi piemontesi, dall’Antico censo milanese, dai catasti della Repubblica Ligure e dai catasti francesi. I catasti piemontesi si componevano del catasto di Perequazione generale piemontese voluto da Vittorio Amedeo II e del catasto di Perequazione particolare piemontese voluto da Carlo Emanuele III ed erano in uso nella maggior parte dei comuni. L’Antico censo milanese, ovvero il catasto Teresiano, era vigente nei territori del Novarese, del Vigevanasco, in quelli compresi tra il Po e il Tanaro e nelle province di Alessandria, Pallanza, Tortona e Voghera, prima appartenenti alla Lombardia e annesse al Regno di Sardegna dopo i Trattati di Vienna (1738) e Aquisgrana (1748). Nei territori appartenenti alla ex-Repubblica Ligure era in vigore un catasto descrittivo risalente al 1798 e basato su denunce dei beni fatte dai proprietari. I catasti francesi, infine, erano quelli redatti nel breve periodo di dominazione napoleonica in Italia ed erano di due tipi: geometrici per masse di colture (per quanto riguarda quelli risalenti al 1803-1807) e geometrici particellari (per quelli eseguiti tra 1808 e 1814). Analizzando la situazione generale si nota come su 1973 comuni che in totale componevano il dipartimento, 827 erano dotati di catasti geometrici e 1146 avevano catasti descrittivi o erano del tutto privi di strumenti di catastazione. 2. Il Compartimento Lombardo-Veneto, comprendente la Lombardia (esclusi l’Oltrepò pavese e la Lomellina) e, dal 1877, il Veneto e il Friuli (senza la Venezia Giulia). Questo compartimento vedeva la presenza di tre catasti, tutti geometrici, e precisamente dell’Antico censo milanese, del Nuovo censo Lombardo-Veneto e del catasto Mantovano. Il primo era in vigore nelle province di Como, Cremona, Milano, Pavia e in parte della ex-provincia di Lodi e di quella di Bergamo; il secondo nelle province di Bergamo, Brescia, Sondrio e in parte di quelle di Cremona e di Mantova, 73 La descrizione esaustiva dal punto di vista della rappresentazione delle mappe catastali (ove presenti) e dei documenti presenti per ogni catasto risulta difficoltosa, date le grandi differenze presenti tra i singoli catasti e la necessità di una approfondita ricerca d’archivio sui singoli casi. In questa sede pertanto ci si limiterà ad un elenco dei catasti esistenti e ad una loro analisi sommaria. 74 Per la trattazione dei compartimenti e dei catasti vigenti in ognuno si è fatto riferimento a O livieri M., 1981; M arino A., 1996, pp. 9-14; L o B ianco A., 1939, pp. 10-17; Guida gener al e degli Archivi di Stato <http://guidagenerale.maas.ccr.it/(S(gn54yo45of2eks453au0tz45))/ document.aspx?uri=hap:localhost/repertori/R205295>
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