VOL1_Tesi_con copertina
72 2. Analisi storica dei catasti negli articoli seguenti. Art. 2 La misura avrà per oggetto di rilevare la figura e la estensione delle singole proprietà e delle diverse particelle catastali, e di rappresentarle con mappe planimetriche collegate a punti trigonometrici. La particella catastale da rilevarsi distintamente è costituita da una porzione continua di terreno o da un fabbricato, che siano situati in un medesimo comune, appartengano allo stesso possessore, e sieno della medesima qualità e classe, o abbiano la stessa destinazione. Saranno rilevati per la loro area anche i fabbricati urbani e gli altri enti non soggetti all'imposta fondiaria. Art. 9 La stima dei terreni ha per oggetto di stabilire la rendita imponibile, sulla quale è fatta la ripartizione della imposta, mediante la formazione di tariffe di estimo, nelle quali è determinata, comune per comune, la rendita stessa per ogni qualità e classe. Le operazioni di rilevamento particellare sono eseguite basandosi su una rete di appoggio trigonometrica infittita tramite il rilevamento di ulteriori punti mediante poligonazione. Le mappe così realizzate sono generalmente in scala 1:2000, ma si registra l’adozione di scale 1:1000 per zone molto frazionate e 1:4000 per le zone di campagna. In queste mappe sono riportati i confini delle particelle, i confini territoriali, la rete della viabilità pubblica e i corsi d’acqua. Il rilievo delle particelle, inizialmente eseguito con il metodo degli allineamenti o con quello celerimetrico, dal 1935 è stato eseguito anche attraverso la fotogrammetria 77 , a partire dalle province di Terni, Viterbo e di parte di quella di Sondrio. Il catasto italiano vanta infatti il primato di essere il primo realizzato in parte con il metodo fotogrammetrico potendo così avere mappe plano-altimetriche 78 . Le particelle sono qualificate in base alla tipologia di coltura (seminativo, seminativo irriguo, prato, pascolo, ecc.) e per ogni qualità sono definite delle classi in relazione ai gradi di produttività, tenendo conto della struttura del terreno, della giacitura, dell’esposizione, delle condizioni climatologiche ecc. Le tariffe sono ottenute considerando i prodotti, i prezzi, le spese e le eventuali deduzioni, da considerare comuni a tutte le particelle di una determinata classe. L’estimo è basato sulla divisione del territorio in circoli censuari , comprendenti ciascuno un gruppo di comuni vicini in condizioni agrarie ed economiche quasi equivalenti, all’interno dei quali vengono scelti i comuni tipo , rappresentanti la coltura predominante nel circolo, e su di essi sono calcolate le tariffe relative alle varie classi e categorie, espressi per unità catastale 79 . Gli atti catastali, prodotti in fase di attivazione, comprendono la mappa particellare , la tavola censuaria , il registro delle partite , la matricola dei possessori , il prontuario delle mappe e il repertorio dei numeri di mappa . La mappa particellare contiene i fogli cartografici con la rappresentazione delle particelle. La t avola censuaria è l’inventario delle particelle ordinate per numero di mappa con i relativi dati catastali, ovvero qualità, classe, superficie, reddito imponibile e numero di partita identificante il proprietario. Il registro delle partite è invece l’elenco dei possessori con le relative proprietà. È diviso in carico e scarico, riporta i dati anagrafici sul possessore e i dati relativi alle volture quali il foglio dal/al quale si fa il trasporto, la data e il numero della voltura, il possessore dal quale/al quale si fa il trasporto e la registrazione dell’atto. Per ogni partita viene calcolata la somma dell’imponibile relativo alla ditta. La matricola dei possessori è un registro avente scopo tributario che riassume il carico di ogni comune con l’indicazione delle varie ditte e dei relativi 77 Per un approfondimento sulla fotogrammetria si veda il paragrafo 1.3.3. 78 M onti C., V itelli E., 1981, p. 518 79 L o B ianco A., 1939, pp. 75-77
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