VOL1_Tesi_con copertina
73 2. Analisi storica dei catasti dati su imponibile ed esenzioni. Il prontuario delle mappe agevola la ricerca delle particelle sui registri delle partite indicando per ogni numero di mappa la pagina corrispondente del partitario, mentre il repertorio dei numeri di mappa è utile per rintracciare i numeri di mappa delle particelle 80 . Le operazioni di catastazione si sono protratte fino al 1956 quando il catasto è entrato in conservazione e sono state seguite da organi a tal proposito istituiti. Questi sono organi direttivi ed esecutivi e organi consultivi e giudicanti. I primi sono organizzati in Direzione generale del catasto e dei Servizi Tecnici , di competenza del Ministero delle Finanze cui spetta la direzione generale e la vigilanza delle operazioni catastali, Uffici Tecnici del catasto , costituiti a livello provinciale da un corpo tecnico specializzato, e Sezioni tecniche catastali , preposte alla conservazione del nuovo catasto. Gli organi consultivi sono invece costituiti dalle Sezioni censuarie organizzate a livello comunale, provinciale (con compiti relativi alla tutela degli interessi locali) e centrale (con potere sanzionatorio e di coordinamento) 81 . Per quanto riguarda invece il Catasto Fabbricati 82 questo fu normato con la Legge 2136 del 26 gennaio 1865, ma per la redazione di un nuovo catasto geometrico relativo ai fabbricati si dovette attendere il 1939. La legge del 1865 infatti prevedeva la costituzione di un catasto descrittivo basato sulle denunce dei possessori controllate dagli uffici competenti. Il calcolo dell’imposta prescindeva da una stima diretta degli edifici e faceva riferimento al reddito netto calcolato deducendo dalla rendita lorda 1/3 per gli opifici e 1/4 per ogni altro fabbricato. Tale reddito poteva essere reale – calcolato sugli affitti per le costruzioni in affitto – o presunto e corrispondente a quello «che presumibilmente il proprietario poterebbe ricavare in confronto con altri fabbricati nelle identiche condizioni e circostanze di luogo e di tempo» 83 . Erano esenti da tale imposizione tutti gli edifici che non producevano reddito. Gli atti fondamentali erano la mappa , unica col catasto terreni, la tavola censuaria, ovvero l’inventario generale dei fabbricati presenti nel comune, il registro delle partite , con indicazioni dei possessori e descrizione dei fabbricati ad esse appartenenti, organizzato come per il Catasto Terreni in carico e scarico, la matricola dei possessori , il prontuario dei numeri di mappa e il repertorio dei numeri di mappa con struttura e funzioni analoghe a quelle del Catasto Terreni. Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU), istituito con Regio Decreto n. 562 del 13 aprile 1939 rappresenta un’evoluzione sostanziale rispetto a tale impostazione, volta a garantire una più equa imposizione sui fabbricati, fino ad allora accatastati con metodi insoddisfacenti che non consentivano il reale calcolo del valore. Questo catasto è quello in vigore ancora oggi per quanto riguarda i fabbricati, anche se è in corso una revisione che ne comporterà l’aggiornamento di tariffe, aree censuarie e categorie. Si tratta di un catasto geometrico, organizzato per singole proprietà e basato sulla divisione in classi e categorie degli immobili per determinarne la rendita. Per il catasto fabbricati l’unità base non è più la particella ma l’unità immobiliare, intesa come porzione di fabbricato, o un intero fabbricato, o un insieme di fabbricati con una propria autonomia funzionale e di reddito. I fabbricati sono accatastati secondo 44 categorie, divise in cinque gruppi: A, abitazioni e fabbricati con unità di consistenza pari al vano; B, proprietà per uso comunitario (convitti, uffici pubblici, scuole, ecc.) con unità di consistenza il metro cubo; C, negozi, laboratori, autorimesse, stalle ecc. con unità di consistenza pari al metro quadro; D, immobili a destinazioni speciali (teatri, ospedali, alberghi) il cui 80 L o B ianco A., 1939, pp. 107-118 81 L o B ianco A., 1939, pp. 44-47 82 Per la trattazione del Catasto Fabbricati si fa riferimento principalmente a L o B ianco A., 1939, pp. 139-155 83 L o B ianco A., 1939, p. 142
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