VOL1_Tesi_con copertina
79 3. Il trattamento digitale delle fonti storiche La possibilità di connessione fra i diversi rami è invece assicurata nel modello “reticolare”, molto simile a quello “ad albero”, ma più flessibile dal momento che consente anche relazioni “molti a molti” (n:n). I rami dell’albero possono infatti convergere e divergere ai vari livelli portando ad un aumento delle relazioni possibili. In entrambi i casi si tratta comunque di strutture poco flessibili, in cui le relazioni vengono stabilite in partenza in fase di progettazione del sistema e non possono essere modificate in seguito dall’utente in virtù delle interrogazioni che si vogliono fare. Data l’impostazione rigida, questi due metodi si prestano a gestire situazioni poco complesse, con dati organizzati gerarchicamente, senza necessità di creare molte connessioni intermedie tra il livelli gerarchici. Più flessibile è invece la struttura “relazionale”, nella quale i collegamenti tra i dati non sono prefissati in partenza, ma vengono stabiliti di volta in volta dall’utente in base alle proprie esigenze di interrogazione. Non sono infatti predisposti collegamenti rigidi, ma solo uno schema concettuale che prevede le relazioni tra le informazioni. Dal punto di vista operativo i dati sono inseriti all’interno di tabelle tra loro collegabili che, se opportunamente strutturate, costituiscono un valido sistema di archiviazione. Questo metodo è il più usato grazie alla sua flessibilità, alla facilità di gestione e alla possibilità di collegare le tabelle in base a ciò che si vuole trovare. Questo sistema si presta particolarmente anche alla gestione contemporanea di dati spaziali oltre che descrittivi, permettendo un efficace collegamento tra i due livelli informativi. Ultimo modello possibile, che rappresenta la nuova frontiera nella creazione di data-base, è il modello “ad oggetti” o “semantico”. In questo modello le entità fondamentali non sono solamente i dati, ma i dati insieme alle relazioni che possono essere loro applicate, definendo questo insieme un oggetto. Si tratta di un approccio utilizzato per poter rispondere a interrogativi più complessi rispetto a quelli del modello relazionale, gestendo dati con una maggiore complessità interna. Tuttavia il modello oggi più utilizzato resta quello relazionale, proprio per le sue caratteristiche di flessibilità e semplicità di creazione e gestione. La sua realizzazione si basa sulla scomposizione della realtà in entità, attributi e relazioni. Per entità si intende un elemento indipendente della realtà (persona, luogo, oggetto, evento) che ha una sua identità complessiva e non può essere suddiviso in parti ad esso uguali 13 . Le entità possono essere sia di natura spaziale (edificio, strada) che descrittiva (persona). Alle entità spaziali sono associate primitive geometriche 13 M igliaccio F., 2007, p. 217 Fig. 2 Esempio di struttura "reticolare" ( M igliaccio F., 2007 p. 198) Fig. 3 Esempio di struttura "relazionale" con inserimento di dati spaziali e descrittivi. ( M igliaccio F., 2007 p. 205)
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