VOL1_Tesi_con copertina

81 3. Il trattamento digitale delle fonti storiche 3.3. Digitalizzazione di cartografie storiche e georeferenziazione Condizione necessaria per la strutturazione di un sistema informativo territoriale è la presenza di una base cartografica correttamente inquadrata in un sistema noto di coordinate geografiche, interrogabile essa stessa o sulla quale inserire layer vettoriali con relativi tematismi e attributi. Qualora la base cartografica che si vuole assumere come riferimento sia vettoriale, è semplicemente necessario georiferirla assegnandole il sistema di coordinate geografiche desiderato. Se invece la base cartografica è un’immagine raster in formato cartaceo, come avviene nel caso delle mappe storiche che stanno alla base dei sistemi informativi storici, per compiere la georeferenziazione è necessaria innanzitutto la sua acquisizione in formato digitale. La digitalizzazione può essere ottenuta in vari modi, ossia attraverso riproduzione fotografica, riproduzione su diapositiva o scansione. Tuttavia per lo specifico uso che di queste immagini digitali si deve fare in un sistema informativo, è necessario che le deformazioni siano ridotte al minimo e che la risoluzione sia tale da poter apprezzare ogni dettaglio dell’originale. Per ovviare al problema delle deformazioni, si ritiene da escludere il metodo fotografico in quanto comporta deformazioni prospettiche dell’immagine. Più indicata è invece la scansione, tramite scanner piano o a rullo, che permette di avere deformazioni contenute anche se non totalmente nulle, e un’alta risoluzione. L’immagine digitalizzata, e georiferita secondo il procedimento che verrà illustrato nel paragrafo seguente, può già essere inserita nel sistema informativo e fungere da documento semplicemente visualizzabile ma non interrogabile nei suoi elementi costituenti. Qualora invece si voglia interrogare la carta e assegnare attributi agli elementi (ad esempio edifici, strade, campi) che vengono così considerati come entità singole, indipendenti dal resto della carta, è necessario vettorializzare la mappa. La vettorializzazione consiste nel ridisegno della carta e nella trasformazione dei suoi elementi in entità geometriche (linee, punti, poligoni) visualizzabili e interrogabili. 3.3.1. Cos’è la georeferenziazione Per georeferenziazione si intende la «tecnica di attribuzione di coordinate geograficheaunoggettografico, usatanelleproceduredi cartografiacomputerizzata e nella costituzione di basi cartografiche digitali» 20 . È utilizzata principalmente per l’attribuzione di coordinate geografiche a mappe raster che possano fungere così da base per sistemi informativi o essere meglio interrogabili e analizzabili da un punto di vista metrico. Tale processo comporta la definizione di una serie di associazioni tra le coordinate locali di un punto dell’immagine raster originale e le coordinate dello stesso punto nel sistema di coordinate geografiche reale. In prima istanza è quindi necessario definire il sistema di coordinate geografiche di riferimento, esplicitato tramite la scelta di una cartografia attuale di cui siano noti sistema di riferimento e sistema di coordinate. Successivamente si individuano sulla mappa raster originale punti la cui posizione sia nota. Tali punti, detti Punti di Controllo Geografico (GCPs, Geographic Control Points ), devono essere presi in posizioni ben visibili e che difficilmente abbiano subito modificazioni nel tempo. Quindi particolarmente indicati sono gli spigoli degli edifici che, a meno di rifacimenti di facciate o considerevoli erosioni esterne, rimangono fissi nel tempo. Contrariamente, poco indicati sono punti materializzati da intersezioni stradali o da elementi puntuali di arredo urbano che possono aver subito spostamenti considerevoli nel corso degli anni, in relazione alla modifica del tracciato viario o al riassetto della pavimentazione 21 . Le coordinate geografiche di tali punti devono quindi essere individuate sulla cartografia di 20 Georeferenziazione, in Enciclopedia Treccani, < http://www.treccani.it/enciclopedia/ georeferenziazione/> 21 B aiocchi V., L elo K., 2005, paragrafo 2.2.

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