VOL1_Tesi_con copertina

85 3. Il trattamento digitale delle fonti storiche 3.4. Progetti realizzati per il trattamento digitale delle fonti storiche Vista l’importanza che le tecnologie informatiche hanno nel trattamento delle fonti storiche, sono nati in Italia diversi progetti volti alla loro informatizzazione. Uno dei principali progetti di digitalizzazione del materiale archivistico, cartografico e non, è il progetto Imago II 27 , finanziato a partire dal 1992-1993 dal Ministero dei Beni ed Attività Culturali. Il progetto ha coinvolto dieci istituti archivistici e ha consentito il passaggio al digitale di numerosi documenti al fine di renderne più sicura e agevole la consultazione da parte dell’utenza, anche attraverso la loro messa in rete. Tra i principali Archivi di Stato coinvolti si ricordano quelli di Roma, Firenze, Torino, Cagliari e Milano. Data la mancanza di strategie codificate cui attenersi, i singoli istituti hanno operato in modo indipendente, effettuando le scelte ritenute di volta in volta più opportune, anche in relazione al patrimonio documentario posseduto. A Roma il progetto è stato gestito e realizzato totalmente all’interno dell’archivio, senza ricorrere all’intervento di enti esterni, e ha riguardato la scansione e l’acquisizione tramite fotografie digitali di 130 mila documenti tra mappe catastali, pergamene, registri catastali e notarili, concentrando l’investimento sui fondi maggiormente consultati dall’utenza. Il risultato di tale progetto è disponibile on- line dal 2002. Sempre disponibili in rete sono i documenti digitalizzati dall’Archivio di Stato di Firenze. Qui, data lamole di pezzi da digitalizzaremaggiore rispetto a quella romana, è stato adottato un processo di acquisizione basato solo su fotografie digitali e non su scansioni, molto più rapide da realizzare, anche se con una risoluzione finale inferiore, ma comunque sufficiente ad una buona lettura del documento. Diverso ancora è stato l’approccio dell’Archivio di Stato di Torino, che ha riprodotto principalmente cartografie storiche in formato multirisoluzione, realizzato tramite tre scansioni consecutive con la collimazione successiva delle tre immagini in una unica. Questa tecnologia, più innovativa di quelle descritte precedentemente, consente l’incrocio tra la cartografia storica e quella contemporanea basata su immagini aeree o satellitari. In Sardegna, invece, parallelamente al progetto Imago II, si è sviluppato anche il progetto Carstos 28 . Il progetto Imago II prevedeva la scansione di mappe cartografiche relative solo ai territori di Cagliari, Oristano e Nuoro, conservate all’Archivio di Stato di Cagliari, escludendo quindi il patrimonio cartografico delle altre zone della regione. Il progetto Carstos mira a colmare questa lacuna digitalizzando le mappe conservate all’Archivio di Stato di Sassari, relative ai territori di Olbia, Sassari e Tempio. Oltre alla digitalizzazione delle mappe, questo progetto ha portato anche ad alcune rielaborazioni delle stesse, come il rilievo di toponimi e antroponimi e delle coordinate geografiche dei vertici di ciascun elemento, aprendo quindi la strada all’inquadramento spaziale dei documenti cartografici. Sempre connessi al progetto Imago II , vi sono altri progetti di ricerca avviati in collaborazione con le università che hanno portato a rielaborazioni delle immagini e all’inserimento delle stesse in ambiente GIS. Dalla collaborazione tra Archivio di Stato di Milano e dipartimento BEST (Building Environment Science & Technology) del Politecnico di Milano, è nato il progetto Atlante dei Catasti Storici e delle carte topografiche della Lombardia 29 , volto a migliorare la conoscenza del territorio lombardo tramite la divulgazione della cartografia storica. Le riproduzioni digitali delle cartografie delle Province del Regno Lombardo-Veneto (dal 1836, in scala 1:115.000), della Carta del Territorio del Milanese e Mantovano (1788-1796, in scala 1:86.400) e della Carta del Regno Lombardo-Veneto (ITM 1933, in scala 1:86.400), sono state georeferenziate e messe a disposizione per una navigazione on-line 30. La collaborazione invece tra l’Archivio di Stato di Torino, il Politecnico di Torino 27 B uonora P., 2005 28 <www.archiviostatocagliari.it> 29 <www.atlantestoricolombardia.it > 30 O reni D., B rumana R., S caioni M., P randi F., 2010 p. 195

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