VOL1_Tesi_con copertina

86 3. Il trattamento digitale delle fonti storiche ed alcuni enti locali ha portato alla realizzazione del progetto Catasti e territori 31 , sviluppato dal 2006 al 2008. Si tratta di un progetto interdisciplinare di studio dei catasti storici piemontesi (Catasti antichi sabaudi, Catasto Teresiano applicato nelle province di nuovo acquisto piemontese, Catasti francesi e Catasto Rabbini) al fine di comprenderne la struttura e utilizzarli come strumento di conoscenza del territorio e di pianificazione paesaggistica. Nell’ambito di questa ricerca è stato realizzato un GIS sul Catasto della Molto Magnifica Comunità di Cumiana (TO), redatto tra il 1738 e il 1755. Tale catasto rientra nelle operazioni catastali sabaude antiche e si compone di 92 fogli di mappa e di registri riportanti l’elenco dei possessori e la descrizione analitica delle singole particelle. L’analisi, proiettata in direzione diacronica, è stata finalizzata alla prefigurazione di scenari di indagine basati sull’evoluzione della struttura storica del territorio 32 . Il progetto ha comportato la georeferenziazione e la vettorializzazione delle mappe tramite il ridisegno del reticolo particellare settecentesco e degli elementi infrastrutturali 33 e la trascrizione dei registri catastali. I dati da questi desumibili sono stati articolati in tabelle contenenti 52 campi concettuali, in cui sono stati inseriti i dati nella forma originale presente nel catasto e le relative scomposizioni e normalizzazioni 34 . I dati così strutturati sono stati associati alle singole particelle vettoriali, permettendo di compiere analisi tematico-distributive sull’intero territorio comunale. Questa applicazione GIS ha reso possibile lo studio della rete infrastrutturale del territorio in esame, valutandone permanenze e modificazioni, oltre alla struttura del sistema insediativo, con la possibilità di elaborare carte tematiche raffiguranti le particelle edificate e i diversi usi del suolo 35 . Altri applicativi GIS sono stati realizzati per la città di Roma nell’ambito di due progetti differenti. Il primo, elaborato all’interno del Centro di Ateneo per lo studio di Roma dell’Università Roma Tre (CROMA) e intitolato Atlante Storico di Roma Moderna e Contemporanea 36 , è volto alla ricostruzione dell’evoluzione della città tramite l’analisi spaziale della documentazione d’archivio. La strutturazione del sistema è quindi vista in senso diacronico con l’inserimento di mappe relative a diverse soglie storiche: la carta di Giovanni Battista Nolli del 1748, le carte del Catasto urbano Pio-Gregoriano risalenti al 1818-1824 e la Carta della Direzione Generale del Censo del 1866. Tutte lemappe sono state sottoposte a digitalizzazione e georeferenziazione, mentre solo le ultime due soglie sono state vettorializzate, con la conseguente associazione di dati tematici. Per la Carta Generale del Censo i tematismi sono stati limitati ai diversi usi del suolo, desumibili non da legende ma dal diverso trattamento grafico delle particelle, che ha permesso di capire le colture in atto. Per il Catasto Pio-Gregoriano, invece, sono stati associati anche gli attributi presenti nei brogliardi relativamente alle singole particelle, potendo così ricostruire la forma fisica e le condizioni socio-economiche di Roma in quegli anni. In questo modo il sistema consente sia indagini diacroniche che sincroniche, permettendo di analizzare la città sia dal punto di vista della sua forma urbana che da quello demografico, socio-economico, toponomastico, ecc. Queste analisi possono essere fatte interrogando il sistema tramite apposite maschere di interrogazione oppure realizzando carte tematiche che mostrino la distribuzione spaziale dei dati in oggetto. Attualmente il sistema è in corso di implementazione e la prima frontiera di sviluppo sembra essere rivolta all’inserimento dei dati degli “Stati d’anime”, ovvero registri periodicamente compilati e contenenti nome, cognome, professione, stato sociale degli abitanti divisi per parrocchie, al fine di implementare i dati demografici sulla città. 31 L onghi A. (a cura di), 2008 32 F arruggia A., 2008, pp. 295-296 33 P anzeri M., 2008, p. 202 34 P anzeri M., 2008, pp. 202-203 35 F arruggia A., 2008, pp. 296-302 36 L elo K., 2003

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