VOL1_Tesi_con copertina

91 4. Evoluzione storica della rappresentazione della città di Parma 4. EVOLUZIONE STORICA DELLA RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTà DI PARMA La cartografia della città di Parma ha seguito nel suo sviluppo le dinamiche analizzate nei capitoli precedenti per le altre città italiane ed europee, attraversando una evoluzione dello stile e delle tecniche esecutive legata alle finalità da essa assunte a seconda delle epoche. Fu proprio il passaggio da uno scopo meramente rappresentativo della città ad uno di descrizione e analisi oggettiva che comportò il progressivo abbandono della rappresentazione simbolica ed iconografica, a favore di una maggiore obiettività e correttezza dimensionale. La trattazione che si esporrà nel presente capitolo vuole essere una disamina delle principali figurazioni della città che sono state tramandate, cercando di mettere in relazione tali immagini con la cultura e le espressioni di governo che le hanno prodotte e di cui sono il riflesso. Ogni rappresentazione è infatti inserita nel suo tempo e in esso va collocata per poterla comprendere ed esaminare. Ogni estrapolazione dal contesto storico e culturale ne vizierebbe l’interpretazione. Bisogna infatti tener presente che «la città raffigurata in una carta non è quasi mai “quella città”, ma l’idea spesso convenzionale che della città in una certa epoca si ebbe e che il cartografo fissò per sempre» 1 . 4.1. Fino al XVII secolo La prima rappresentazione di Parma di cui si ha notizia è la Pianta della città di Parma e suo territorio con parte di Borghigiano e Reggiano 2 , databile al 1460 circa e resa nota per la prima volta da Umberto Benassi nel Catalogo dell’Esposizione di Cartografia parmigiana e piacentina nel 1907. Si tratta di una pianta dipinta ad olio su pergamena e incollata su carta, raffigurante il territorio compreso tra la catena appenninica (che in accordo con l’orientamento verso sud è situata nella parte alta del disegno), il fiume Po e i torrenti Crostolo e Stirone. Dal punto di vista strettamente figurativo si tratta di una rappresentazione in cui gli edifici principali, i castelli e i centri fortificati sono in prospettiva centrale, mentre gli edifici di culto in assonometria. 1 M iani U luhogian F., 1984, p . 11 2 Pianta della città di Parma e suo territorio con parte di Borghigiano e Reggiano, disegnata dopo il 1460, come si è potuto rilevare da varie cognizioni. A Moreau Seint-Mery [sic], saggio, dotto, magnanimo, dal cui genio è stata alla prima luce restituita, Alessandro Sanseverini la consacra restaurata. ( D a M ereto F., 1975, p. 19). La pianta f u inf at t i scoper ta e restaurata da Alessandro Sanseverini che vi aggiunse una legenda con l’indicazione dei toponimi corrispondenti ai luoghi principali indicati nella carta. La pianta è oggi conservata in ASPr, Mappe e disegni, vol. II, n. 85. Fig. 1 Pianta della città di Parma e suo territorio con parte di Borghigiano e Reggiano . Autore ignoto. Senza data (1460-1465). 92 x 59 cm. Olio su pergamena e incollata su carta. Immagine tratta da Parma e la sua storia. L’immagine della città attraverso i secoli , scheda A 02.

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