VOL1_Tesi_con copertina
98 4. Evoluzione storica della rappresentazione della città di Parma Palazzo degli Ufficiali e la Chiesa della Madonna della Scala. La difformità fondamentale risiede però nella sostituzione, operata dal Brambilla, del Bastione di Porta Nova con la Chiesa della Madonna degli Angeli 38 . Quest’ultima differenza tra le due rappresentazioni ha permesso di stabilire quali tra le copie e le riproduzioni successive siano derivate dall’una o dall’altra incisione. Queste vedute infatti fecero da prototipi per una cospicua serie di incisioni, sempre meno corrette, tra cui si possono ricordare la pittura murale (1580-1581) di Egnazio Danti nella Galleria delle carte geografiche in Vaticano, la pianta di Parma dipinta dal Vignola nella Sala d’Ercole nel Palazzo Farnese di Caprarola (1573) e l’incisione di Matto Florimi (fine 1500). Dalla pianta del Ponzoni sono derivabili sia la pianta del Danti che quella del Vignola 39 . Si tratta in entrambi i casi di rappresentazioni di carattere eminentemente pittorico e di conseguenza meno attendibili per ciò che concerne la rispondenza alla reale consistenza dei luoghi. Pur non rinunciando infatti al realismo e alla riconoscibilità degli elementi principali del tessuto urbano, lo scopo dell’immagine non era la divulgazione della struttura organizzativa della città, quanto della sua immagine generale, contrassegnata dagli elementi di emergenza architettonica. Di derivazione riconducibile alla pianta del Brambilla è invece l’incisione intitolata La nobilissima città di Parma del Florimi 40 , anch’essa disegnata da Marcello da Chioggia. La legenda è del tutto identica ma, a fronte di una indicazione testuale riferita alla Chiesa della Madonna degli Angeli, in pianta è riprodotto un castello pentagonale come in quella del Ponzoni. Ritorna anche qui l’errore di individuazione dei punti cardinali osservato nel Brambilla e la rappresentazione generale riprende quella del Brambilla anche se in modo più scarno e semplificato 41 . La consuetudine di riutilizzare vecchie incisioni della città di Parma proseguì per tutto il XVI secolo quando la città venne rappresentata nelle numerose raccolte legate al “viaggio in Italia” diffuse in quel periodo. Parma fu infatti sempre presente in queste raccolte sia per la sua importanza in quanto capitale dell’omonimo 38 M iani U luhogian F., 1984, p. 25 39 La derivazione dell’affresco del Danti è proposta da Roberto Almagià, mentre quella della pianta di Caprarola da Umberto Benassi. 40 Conservata in ASPr, Mappe e disegni , Vol. II, n. 16 41 M iani U luhogian F., 1984, p. 27 Fig. 6 La Nobilissima città di Parma, disegnata da Marcello da Chioggia e pubblicata da Ambrogio Brambilla. Senza data (1587 circa). 45,5 x 33 cm. Incisione su rame. Immagine tratta da Parma e la sua storia. L’immagine della città attraverso i secoli , scheda C 05.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=