Burgio_Il monastero di S. Ulderico

Santa Caterina d’Alessandria V.e M. (Alessandria d’Egitto secc. III-IV) [fig.8] Secondo la Legenda Aurea Caterina era figlia del re Costa, il quale la lasciò orfana giovanissima. Istruita fin dall’infanzia nelle arti liberali, nonostante venisse chiesta in sposa da molti uomini importanti, si rifiutò perché ebbe in sogno la visione della Madonna con il Bambino che le infilava l’anello al dito facendola sponsa Christi . Fu sottoposta al martirio ad Alessandria d’Egitto nel 305 circa, in quanto in occasione delle grandiose feste date per l’arrivo del governatore di Egitto e Siria Massimino, essendosi rifiutata di venerare gli dei pagani ed avendo professato la sua fede cristiana, dopo aver fatto convertire con la sua sapienza e fermezza numerosi intellettuali di corte, fu condannata al supplizio delle ruote puntute: ma la salvò l’inter- vento di un angelo , mentre le ruote, nello spezzarsi, colpirono molti sol- dati. Allora venne decapitata: mentre il capo veniva reciso, dal collo sgorgò latte e subito gli angeli trasportarono il suo corpo sul Monte Sinai, dove venne inumata.Il suo culto fu largamente diffuso anche fuori dall’Egitto, e in molte parti d’Italia già dall’VIII secolo, e in tutta Europa dal XII, ispirando poemetti, rappresentazioni sacre e “cantari”. Nella nostra lunetta è rappresentata nel momento del martirio: giovane e bella, elegante, con la corona in capo, essendo figlia di un re, e sotto i piedi la grande ruota dentata ormai spezzata, e gli aguzzini rovinati a terra, a seguito del miracolo. Fig. 8 Santa Caterina d’Alessandria V. e M. 11

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