CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

• 90 Oflèruationi L&Jm}lmint&icam & in quanti modi ciò adoperareJidebba* / / • — - G Ofi troiiatïgîifimplici medicamenti buoni, & gittativia icattîuî > Se rîpofti ne vafî debiti» vogliamo che lo (pedale fàppia corregere quelli» che hanno bifogno di cor- rettione, percioche ancora the habbia vfata ogni diligenza dauanti intorno à (boi fimplt- ci: nondimeno per alcunafor qualitàmtrinfeca, 6 eftrinféca poflbno offendere i corpi Im– mani* Debbe taperecorreggere» & rimuouere quelle parti, che offendono. Il che egli ottimamente fapràfare»fè conofceràtome fi purghino ifemplici» fi fecchino*fi fatino, fi ïnhumidîfcano»finutrifcaiio, s'infondano, fi difioluano» ò (temprino» fi liquefacciano, fi ammorbidiscano*fi mduri/cano»fi fcaldino a! Sole, ò nel Iettarne »ò in altra via »fi cuoca- no,fi arroftifcano» fi frigano, (i abronzino > fi ardano, fi aspergano,fi pedino fottilmen- * te • fi macinino» fi freghino le pietre » fi tamigiano» filauino * fitraghino ifuc- chiVlemuccilIa^mVgirolij» fiftilhno,fifpremano» fi colino»fi chiarifichino ,fi fchiuma- no»&finalmente fi colon fcano*Tatti quefti modi debbe fapere lo fpecialef li» cherimuouono » & correggonoogni mala qualità da i femplici » Oc però noi parut** mente E Megnaremo • ComJì$urghino le femplici medicine* I L purgare ìemedicine /empiici, è feparare ratte le cofé inutili, òfiano parte di d e t t es medicme»ouer cotemefcolate con efiejcome fi purgano le radici» frutti, femi» & altre , cole fimili» quando^ ^ o imbrattata fa commune- mentemitre le cofe » ouet come le ragie» le gomme» con lequali ò terra, ò kgnh ò altre cofè il piudelle volte vi è mescolato > queftefi firuggano> & cplano* Se tepura* Le medicine d purgano da alcune loro parti fnutflf, come le radici da quella prima fcor- aadifuoruchetoccala terra»o feeche»o verdi che el lefieno»nettandolicol coltello» fi- jniîmente fi purgano daliamedolla di dentro» laquai èmolto inutile» come nelcocumerc? afiniho»nelle peftinache*nel daopo, nel petrofemolo » Se infimiglianti fendendole per messo»fcparanda la medoila dalla corteccia. Le feccbe s'inhumidifcono ,& pofcia û fen«r dono» Ôc û purganadalJa midolla, come Je freicheJ Fiorifi purganofeuando à quelli i ga– in» la boccia, & pigliando fotto U foglie* come le violemamole» & le viole gialte^ oltre diciò da alctmefi Ieua qualche parte delia foglia*comedeUfenociquellìparte, cheftà ap– piceata alla(uàboccia . I frutti fi mondano dalla fcorzadf fuQri»& dalfor feme > &da alcuna fegnofa parfc* che in effifi contiene» fé fono frefchiV Se groffi» Se di carnea feorza renera» come cote* giK^pcm^perfiche»^ parre# dentro legpo/a douefi contiene iì feme.Ma quelli*che fono pfceofó>come ciiegm ftifini, pragnoîe,&fiim¥fidef^ ^ Se fi caua Solamente la palpa vtife- Slmilmente fé fono feechi» fimettonoiBÌnfufione, Se fieuocana, & fi psÉano per lb faccio, come i'vua pafla» le fufine 15 ^ tamarindi» ì datteri»&fimi li • Ma i frutti, che han– no la corteccia dura,^^comcmandorle, pifiacel£ypignoli » finettànodalla prima fcorzïLuy lompendòf» &dalla fécond appiccata alfe; carne ònK^ttendbliii^infufione in acqua per flquanto ^atickli tempos ScdaiKlogli vn picciolobollovouerfeccandblitaneOfC&e ila feor- aafi: rompa,^ ftoppicandogji c ^ ta^ (conca B feparf. Ifeml che hanno la fcorza groi&»come le faueylenth&cecifinefraiiopefiand^^^ _ fermente» macinandoglicon vmiifâcinaleggièrayfâiiK>c^ firompinc^& dipoi con v» criudìb^figittanoinaria, &fi pnrgaii(>dalla for feorza. Certi altri fono» che hanno 5 la (corra appicara» $c mafageaore I prepararfi, come e P- orroy ileartamo» Ôciïiiiilï^qjiali non fipoibnofeotticare lfeccati»come hafcbiamo detto», ftroppieeiancfoliVma h àtvmMm bagnarli mafiimametìte l*or20» & pofcia pefiarfoin vn^ f mortaio