CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
l o6 OiTcmationî % fi fregano con le mani\& fi r J menano,dipoifi Iafcfa pofare , 8c l'acqua fi getta tante volte » cheli nmanga chiara* in queft ) modo lauafi l'acatia>& gli altri fiicchi, che non lì pollòn© r/dur in pohierc>&ia gemma arabicrw& la lacca. Le ragie, igraflble medolie,&gliolij filiquefanno > &fimenano,& fi getta via l'acqua* tanto che ne venga chiara . L'olio non ricercaeffer molto rìmenato i perche fi mefcola con l'acqua, & poi non fi può féparare • Le medicine che fi lauano con deeomonimo con fucchi 3 accioche piglino delle qualità ài detti humori*non fi lau ano con tanta quantità d'humore come le fopradette* ne t ant ç^j volte,e non s'vfa quella diligenza di fepararle dall'humore>come quandofi laua l'aloe con fuccodi rofe,ò diendiuia>ò con la decottione delle fpecie perle pilole alefangine 5 & il tur- bith coi deco tti dello aga r i co^ de tithimali,accioche purghino più gagliardamente • •. •• — Annotottoni nel la ttar de Semplici . P Er quattro cagioni fi lauano le femplici medicine,come fcriuonoMe fiie 3 & altri. La prima è accioche lauando le femplici medicine perdano lalor acutezza,fi come quan– do fi laua il feme d'vrtica con muciilagine draganti. La feconda e, accioche fi rimuoua_^ la maluagi tà dì alcuna qualità > & rimanga la buona > come auiene quando fi laua il lapis lazuli* Oc il lapis armenus* accioche euacuino da baffo fenza moleftia : perciochc^p non effehdo lauato euacua di fopra > & di (òtto con faftidio . Cofi fi laua la lacca, accio– che fiamenofolutiua > & aprale oppilationi, cofifi laua l'aloe; percioche non lauato folue più efficacemente * meno conforta i membri della nutricatone. La terza cagione e accioche le parti /porck£ f ^& lorde fi lauano dalla cofa e ome benfi vede in tutte le medi- cinemin^Kk^s^ii^idrvufne ^ù&vM&^iïLfâ^'. & nette da qualun– que cofa 5 che nonfia la fua propria. La quarta cagione ê accioche la virtù delle cofedi- uenga maggiore perciò lauiamo l'aloè con acqua oue fiano fiate fpecie aromatice,perche più fortifichi i membri. Lauafi etiandio alcune medicine con acqua oue fia infufi poten– ti folutiw\acci0c he fblua meglio > & fi come con la decottione, òinfufione delturbith* ò dello agaricOìà finche foluano meglio. Si lauano ancora con aqua oue fia flato bdellioi & draganto 3 accioche fi tolga la virtù di aprir le vene > per laquai cofa le fempHei medici– ne che co illunemente fi lauano cofi delle piante come de i minerali > & de gli animali che fono in vfo il più fono quelie,che vengono qui appreflò. Àcatia. Aloe» * Cachigli. Antimonio. Battitura di rame. Borace. Calcina. Cachimia ouer tutia Carni. Cerufa Cenere di lana. Climia. Cornino. m> • Cordumeno. Corni. Fior di rame. Rame brufeiato Dragaganti. Gomma arabica, Lacca. Lapis armeno « Lapis Lazuli. Limatura di ferro Litargirio. Marchefita. Olij. Ofïî. Piombo • Sarcocolla. Scorze di oui. Spodio. &fpumadirame.' Aloe fi laua in queftaguifa, fi poluerigia vna libra, & più d'ottimo aloè , & fi cri- uella,& s'infonde in acqua oiiefianobollitetre dramme per fpetie di caflìalicnea, dtfpi- co nardo, di afaro , di fquinanto, di frutto & legno di balfamo, di cinnamomo , ài le– gno aloe, dimaftice, di zaffano di lacca, tutte pefie fottîlmente, lequali bollano in fei libre di acqua, finche fia divenutala metà, laquai fi cola, & fi fpreme , & fi ripone i t i ^ alcun vai odi vetro , quindi fé ne fpruzzafopra l'aloe poluerizato, finche fra inirppa- IP.V-/- P ° n s a i Ì n v n v a r c d l ' m a r m o » °d i ve t ro, &cuopraficon vnpannocrollo, "• ti Mei leccare. Jlche fi vada facendo finche l'aloè in tutto fiapieno della virtù dìqaeft* Oc a_>i acqua,& che effe tutta fia confumata. Ma ogni volta chefia /ecco blfogna tornarlo à pol- uerizare,alla fine fi riponga in alcun vafodi vetro netto .Qaefto modo di lauarlaloè tciv ueBuIcafi. **- YnVdrro
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