CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

»»y..'" »'" J"' » ~ iin'min . ;:.s:wKir r — . - ! V ^ f c ~ ioni riitn tre bafta ,che fi tenghifolamenteit debole , alqualepoi Tempre accadendo vi fi pira aggiungere la quantità dell'aceto del li due altri. Alcuni hanno anco detto, chefia meglio tenerlotra due eftremi, &fia il debole, Oc il forte, con i quali volendo poi il mediocre, fi haueràmifciando vna parte infieme di ciafcuno . I cui modi quantunquefiano laudabili, non però fi ofleruano, che'l mediocre folo è , che fi tiene parato 4 & che più fi lauda, ilqual ancorali può col pomi dell'aceto Farlo gagliardo ,&: per contrario, con poco di zuccha- ro giluppatofarlo debole. Sì che'l fenfo^ch'e nella ifcrirtionedel dire leue,'mediocre , 8c forte , s'intenderà alla quantità dell'aceto , & alla qualità | nell'acetudine fua , che troppo tate openionefi difcofta dalle intentioni delfiroppo , che à tutti i modi * ch'eflb fia prepa– rato, deue eflTere l'aceto dVnaperfettionemedefima. Quefto mediocre > ch'êrofierua- t o, fiappreflapuideglialtridue al fa regola 3 3c port ione dello acetone he hanno più altri firopi acettati,fi come nei firopo de bifanti , nell'accetofo con radici, nell^oximele fem- plice, Oc molti altri fimilixhe in tutti ve n'entra per cadauna libra, chefìano ylibre raeza. Vuole Pauttore, chefi cuoca quefto firopo in vafe di pietra., àfinche nonfiadipoi di afpro r oc rug nolo fapore, fi come faria cuocendolo in vafì, chQ fiiftero di rame $dl bronzo r h ferro » Per loquale fapore afpro, &c fpiaeeuole, che ne traherebbe dalla ruginedp4etti vafi^ ne feria ancora pericolo di potere nuocere , &non poco à coloro maffimamente^ che fofTero diffettofi > & atti ad incorrere nella elefantia, che è vna fpecie di lepra,incan– cro , in dogliadi fegato ,.& di milza y j$c in altri mali, coniebeniffimo al fuo luogo attefta Serapione, OJfertiatione mlfîrcçod'eKdtuiafe Il firopo d'endiuia femplice vale principalmente ad ogni infiammatone, & calidità d fegato , Se di tutti i membri ilu triciuf',. Se conuien molto al morbo laterale fafii -coli Toglionfi di fucco di endiuia domeftica ben depurato libre ot to, di zuccharo chiarifica– to libre cinque ? lequalicofefannofìbollireinfime, poi ^colano >&:< ft cuocono ade- 01tO mocio » •-•• \ • '*• r ••• Sirop â'enâium fé milice mdgifîrkle • ti— m *J ì Quefto firopod'endiuia femplìce è magiarale, & è molto in vfoy& è quello,che gene– ralmente (non vi effendo altra fpecificaticme Yfi ha da intendere (otto qiiefto nome , ch- <P ) qtfefto rnontio,/quaJi appo noi non fi coftuniano. Il Stiardoponeatich'egli firopo d'endiuiafem- plice nel fuoThefauro di libre quattro di zticchaio , oc libre tre di fuccod'endiuia. Ma e falfo , & impotente à quefto : ne gli corri fponde in virtù 3 ne meno alla migliore regola,, che s'ha ne 5 firopi. Laquale è, che nella più parte, che prouano efficaci ,- vi fi mette per ogni libra di zuccharo, ò di mele libre vna & mezadi fucco, ò decotto,• ò infufione y ìa\ cui regola cofiThabbiamo noiconofeiuta, cariatola da prudenti auttori ,&: ê eftimata^* buon a, &giufta da ogni perito : quantunque in alcunifiropi non cofi punta-Imente vi fia offer nata, à per cagione della delicatezza ,ò della natura deili liquori r ò delia neceffiuà de; gl'infermi* L'endiuia domeftica, che togliamo per trarre il fucco ê propriamente l'hor- tolanaà çiafeunnota: benché molti babbiano cofiumato da qui indietro, & lo coftu- nuno ancora ignorantemente , & oftinati in far quefto firopo col fucco d'vna laniera dilattucaccia fai natica 3 che malamente chiamano endiuia ,& è la iftefla, che nomina Diofcoride Hieracio maggiore, ouero fonchiri : anenga che più tofto vogliono alcuni altri : che fia quefta la lattuca feluatica di Diofcoride>la quale in quefto cafo è da fuggire , come Medicina violenta , oc venenofa, tirando ella più tofto alla fomiglieuole natura del papauero ^ebe à quella della endiuia. Alcuni per la domeftica endiuia quella credono chefia, ch'è communemente detta cichorea domeftica, per efler del medefimo nome,, oc fpecie detta, & fcritta da Diofcoride, &c da Gaieno: ma s'ingannano. Et piùdif - fufamente neregionaremo nel firopo di cichorea di Nicolòv à Simço di fucco* dt cichorea magiftrale fa Il firopo di dicco dì cichorea può il medefimo ,che quello d'endiuia :ma non tiene tan- frigidità ôc humidité Ha, valorenelle oppilatloni dei fégato^ & lo rinfrefea. Eftingtie nf»m-

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