CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
io Uiteruatioiîi t e a l ' hfdropifiacomfncfata,& lefebriItmghe,&antiche,&mafïîniamenteaiquelle, che corrompono la forma, & vii tu appetititi a allo ftomacho, & del fegato. Hora facciamo- lo cofi • Pigliamo diradici di apio, di finocchio, & di endiuia, ana oneie due 5 di liquiriria * iquinanto, cufciua, afsenzo, & rofeana drammefei : di capeluenere, bedeguar, fucaha* radici di buglofèa, feme d*anifo,di finocchio, & eupatorio ana dramme cinque di reubar- baro, ôc maftìce ana dramme tre* di fpigo, afaro, & folio ana dramme due. Facciamo d'o– gni cofà decottione in libre otto d'acqua pura, fino che fi feema la terza parte .Poi colia* fno,&: facciamo firopo con libre quattro di zucchaio>& con quantità fufficientedifucea diapìo,§cdifiaocchLor&ilferbiamo* ••> * OJferuatwne nel Sirogo di eupatorio diAdefue* FamofiflTmov& di grande eccellenza è que (lo firopo dì eupatorio : ma la content ione $ eh è fiata, 8c eh è ancora nel chiarire» che eofa è ilbeduguar,il fucaha , & il vero e.upato* iio 3 & quanto debbia effere la fufficience quantità delli fuechi,ha quafi fatto,che in molte parti fi fia egli difufato . Nella prima imprefo dei bedeguar, & del fucaha fi malamente fi fono li contendenti (aputo rifoluer nel conoscerli ben certi, che molti per loro caufa fona fìati,& fono aneora,cheadopranoper quelli il cardo famto, chi il frutto delle rofefaluati- che,& il riccio maflìrne,chena(Ge attorno alla loro pia«ta,& chila carlina , ik altre forte di cardi, & di vna maniera (ferialmente , che vfano i Tofeani in apprendere il latte affai Ziottiftìma. Et di quelli fono fiati ancora , che per queftecontefè hanno iafeiati quefti due fèmplici\& preparatane la compofitione fenzaquelli.De gli altri fono ftati,& fono , che con licentia, & auteorità delBrafauolahanno preparato, & preparano quefto firopocon» laii/na,& polipodio; l'vna per fucaha, &c l'altro per lo bedeguar; ma di quefia fi fatta per** ìnutatione, il Matthiòlo Senefe con efficace ragione riprende effo Brafauola ,s nella com^ jmentatione fua fui Diofcoride,nel capitolo della fpina bianca,^ molka > oltre l'efferfi ia ciò ingannato detto Btaf&uola quanta fia male anchora ,.& contra l'intentionedell'autto* re comporre eflo firopo con la fàuina,e col polipodio. Noi parimente in quefia parte nep poco ci marauigliamo delli Reiierendï di Araceli ,che nella loro cenfura fu l'antidotario> dìMefue nella dichiaratione, che-effi: fanno in vn capitolo medefimo, che cofi fiail bede– guar ,, &: il fucaha,.che nelprincipio veriteuolmente dicono, che il bedeguar de gli Ara* bi, oda fpina bianca di Oiofcoride fieno vnacofa medefi ma . Et cheilfucahamedefi^ imamente de gli Arabi fialafpina Arabica,.oueroEgittia, purdeferittada Diofcoride. Et: ppi fegaendo eglinopiYxokre^cert/ficano, che la carlina^ che è il cameleone di Diofco- mde)<cofi detta per effer fama trail volgo , che dalPAngeloid'Iddio fufle ella dimoftratai per rimedio verifiSmodi pefte à.Carlo Magno* Imperatore, fia il vero fucaha. Et cht_> Naîtra carlina faggitale , cofi detta, peròxhe alcuni pure tra il volgo fi credono, che effìi da lo, Angelo dettofiuffetocca.coii.faetta ,,fia il bedeguar. Nel che effr veramente fi ia- cannano,,che anchora detre carline, ò le vogliamo dire chameleoni, fianodi ftrettiffìmai fbmiglianza con la fpina. biàca, che il vero>bedeguar, & con kufpina arabica ,»ouero Egit^ tia , che e il fucaha, non però fono vna cofa medefima. E ben vero, eh e effondo cia&u r na di loro in facoltà, & in virtù difiTeecatiua, & coftrettiuafi pofibno commodamentç_> vfarel'vna per Taluna . NoieffendogiààNarni conMermcte Ragadi mio compagno» &.fratello , trouaffimo in quei monti, appreffo della citta del bedeguar con unte qiieliç^^ Bote, che gliaffegna Diofcoride .11 fucaha ne in fu quel di Na r n i , oue tempo hauemmo; di cercarlo, ne in più altri luoghi montuofLafpti ,& pieni difelue mai lo habbiamo po– l i to ritrouare , ? meno faputoda-herbolaio alcune^che mai vi lia fiato* Onde fiimiamo 5 , che eflònoanafea in qiiefti paefi. Etpetctè, come è det to, fi potrà porre.in f uo luogo LÌ bedeguar ,. ilquale hoggimai è farro noti(ÏÏmo à ciafeuno > Ëtnonhauendo il bedeguar , y porre tanto altro di carlinaintegra„cioè di quella fatta y cm le fue radici non fonone ro– te, ne aperte,che affai migliore è tenuta quefla forte di carlina, che e fana radice, che l a ^ fenduta. La cotitentione dello eupatorio, quantunque ella fia grande,fi può nondimeno- decidere facilmente ; penò che àxertiGalenifti,clie hannjfempre voluto ** & vogliono contrattare, che 1 a ifteffa Agrimonia fia quella,, che in tutte lecompofiticSni y , tantodeV **tia x guanto de Arabifihabbia^adiAtejidere % &offeruaréper eupatoriQ afibJutamente,. - • ^ ii:gli P
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