CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
22 OfTeruationi " r' - mtefe per caparono* hauendo elleno altri nomi. Ma fia de §li eupatori detto à baftanza Della contentione, che è fu la quantità fufficknte delli fucchi, decidendola noi qui breue-» mente, diciarno 3 che ella deue eflere intefa à quella? che mancherà nella decottione,fì co– me noi più volte nella compofitione diquefto firopo habbiamo veduto fcemarfieffa de– cozione trai terzo, che bollendofi confumaua,&: quello,che rimanetia nelle cofe bolli– te libre cinque, ò iui intorno, che douendo eflfere quantità fufficiente alle libre quattro di zuccharo, bifognaua* che ella fufle libre fei. La onde, fideue aggiungere ad efla decozio– ne fcemata libre tre difucchi,& propriamente libra vna&meza di ciafcuno, che tanto altro fera la decozione netta, & colata .Et è quefta Umitatione tratta de giuftiffima, & infallìbile regola>atienga che alcuni Altri 1 habbiano fcritta altrimenti. Nella decozione fi vferà bonifiama di ligentia, ik fi porrà nelfiropo lo reubarbaro à piùfua perfezione^ nel proprio modo, che diremmo nel firopo di cichorea di Nicolò per via d'infufione.Ne fi creda alcuno, cheilfquinanto,lacufcura,ra(Tenzo> eie rofe debbano efiere dramme Cedici per ciafcuno,fi come hanno efpofto, & giudicato malamente i Reuerendi di A* raceli nella correzione di quefto firopo. Imperò, come fi vedeneTefti antîch(fïïmi 3 &: come giudicano i Medici più faui, & come è flato conofciuto da ogni efperto difpenfàn- tore> che non deono eflere piò di dramme fei per ciafcuno > &fia quefto detto con pace di efi ì Reuerendi > iquali già non fi marauiglieranno > fequìpefcando hanno pigliato il granchio. Strofi ài Cucco d'eupatoriomagifirale. A comporre il firopo di fucco di eupatorio,pigiianfi di fuccodi agrimonia netto > e de– purato libre trc,di zuccharo libre due., & facciali firopo. OJferuatiom nelfiropodifucco di eupatorio magifirale. Quefto firopo fattodi fucco di agrimonia ê dezodi dicco eupatoriodaìli Medici Ve– netian!, iquali nelle fue parti lo coftumono: ne già noi in altro luogo habbiamo veduto» che eflb fi offeriti. Quefto fuori,che è diuretico, è poi di effettoaffai difference à quello di Mefue,ilqualepiù nelle noftre parti,& per tutta Italia generalmente è 5 che fi coftunia» Ôc chefi lauda anchora più. S tropo ài Sticados deMefue. Ilfiropo di fticados è vtilifïmio, e piouatoad ogni infermità fredda di nertti \ comÇ_£ è alla paralifìa, doèdiffòlutione dinerui>allaepilepfia, quefto è male caduco, al fpafimo> al t r emor e^ alla tortura del volto . Confuma il catharro freddo : E potente nelle mate– rie flemmatiche:peròchediflìpa, afibttigJia^taglia,& diftècca*apre l'opilationi* rifealda * & foitifìca Io ftoniaco, Se iï ceruello. Ordinafi nel feguente modo. Sì prendono i fiorì difticadosdramme trenta, di chimo*calamento, & arigano ana dramme dieci di anifi 3 & pìrethroana dramme fette, dì pepe lungo dramme tre, di gengiouo dramme due ,di vua paflà difoffataoncie quattro , di mele libre cinque fi fa firopo, &fi condisce con dramma yna> & mezaper parte di cinammomo, calamo aromatico, & fpigo.,zaffrano,gengioua pepe nero., & pepe lungo, che fieno legate in vna pezzeta fottile,& chiara lafeiandoue- le ancora fofpefe dopò che farà cotto. Ofieruatione nel Siropo di Sticados. Quefto Siropo di Sticados è in vfo appo cialcuno. Si compone in alcune parti con^ l'aromatizatione dellefpecie, & fenza anchora .Quello non aromatizato chiamano Sem– plice firopo difticados*& lo aromatizato compofito. Noi fempre lo habbiamo prepara– to, &vfiamo di prepararlo con le fpecìecome hadefcrizoMefue. La decozione faccia– mo con libre dodici di acqua, che fi (cerna la terza parte ; auenga che non lo fpecifichi l'- auttore . Et l'aromati zationefi farà air ora, che 1firopo fia à mezodella cozura>acciò ch meglio ne tragga egli la virili de le fpecie 5 fregandoui il piumacciolo, doue feranno \z^j> fpeck benfpefifo dentro. S tropo mirachino o di poltpcdio. La facoltà del Grò pò mirachino, ouero di polipodio è di mondificare grandemente * èc d i ge r i r ei efficcare gli humori grotfï>&: vifcofi,& di purgare fracaméte,& fenza mo- leftia la colera>negra:& la fléma grofla,e tenace,& le materie de le gióture.Gioua appre£ fo à gli affetti de Jamdanchonia,& àlefuefebri.VAleàladosnadifianco^ôcàquelladel. la mil- S . s
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