CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

NeSiropi. 39 * humidi* che fecchi: ma fé più fecchi,che humidi per pili Cpacio di tempo.Poifi fanno cuo * cere fino alla diflòlutione di efii papaueri , ouer tanto , che le due parti de V acqua fieno confumate, e fi cola,&fpremefi ilfucco.Nel quale confiderate due cofe» fé il catarro fa– rà fottile 5 & fi tema del fuoftuflò al petto, al polmone,à la canna , & delle vigiìfe, viti ag– giungile tanta fapa 5 chefia la metà del fucco,& infieme fi cuocono à gutfta confidenza* Se in iquefta intentione non fi conuiene il mele per effete la materia molto fottile, & il me– le fottigliatiuo,& di foftanza acuto.Ma quando la repletione fofle ridotta nel petto , Se nel pòlmone,& vi richieda mondificatione, & fottigliezza, all'hora vi è conueniente il mele > percioche habilita efier materie ridutte,&ledifponea purgarti ,& portaflfonno. Et (e s- auengono infiemeì vna,& l'altra indifpofitione,fi fa il medicamento con(apa>& con me– le. Et volendo, che ei ritenga il fangue dirotto di dentro nelle vene, nelle vi/cere> &c in al– tri luoghi > maffime neldiafragmanifi mefchia per ogni libra dramme vna per partedi acacia rofla,hipociftide, mirrha,zaffrano,baIauftidi ramich dramme quattro.E la fuado- . fé dVna dramma, Se pi j,8cmeno, fecondo , eh è neceflario, & tienfi io bocca , Se à poco à poco s ingiotifee à modo di faluia lambendo. Et di quegli fono , che pongono in effo dia- codinefempre menrre,cheèlungo in luogo del mele.ò zuccharo, òpeneti. Et fi richiede alcuna volta, quando i'indifpofitione è di troppa caldezza, Se mordacità , di farlodi papa– ueri negli,che fiano capi cinquanta , & bifogna anco talhor farlo di papaueri bianchi, Se negri: & che fi metta in luogo del mele, ò zuccharo > onero peneti. OJferuatione . E quefto Diacodione ne i modi tutti, che l'habbiamonoi qui pofto , deferitto da Me- file nella diftintione ? che ei fa de loch, & da Galeno nel 7. ne gli antidoti theriacali, Oc noi qui 1 habbiamo pofto ne i firopi per tenerlocofi in bottega nella lorofcheda. Faleno nel luogo detto lo racconta in quei modi tutti diuerfi, che pili, Se più Medici antichi T- offeruano. I quali perche furono difcrepanti,& le compofitioni difeordi* & irragioneuo- li > ne alcuna ne approbò egli, che quella di di tone, che laudò, & imitò nel comporta* fuori però, che non vi vuol fé ne croco, ne mirrha, ne cofa altra tale, che eflb Gritonç ^ vimifehia, Se chevimefchianoquafi tutti gli altri, giudicatola bonifïlma fé fofle fattadi folo decotto, & mele femplicemente, fiindufleegliafcriuerilfuo Diacodione, che è pure lo ifteflò di Mefue , nella fequente maniera. Pofto che io haueuo à macerar– li dieei capi di papauero (che tanti ne pone Critone)in vno feftario di pura acqua pmuia- le, ò di fonte,non però corfa per canali di piombo, che effendo quefta vitiata di feccie, ò lini piombagini,& potendo indurre difenteria é da fuggire, ouero ( come vuole Sorona) ^ quindecicapi àdue feftari di acquaio tollendo il termine di mezo dallvno, OC dell'altro di otto, ò di noue capi per feftario di acqua, nellequale lafciatogli macerare, non già ( co– me vuole Hera Medico) per tre dì: ne maco,che fubito vi fieno pofti> s habbiano à cuoce– re; percioche eflendo efli papaueri humidi, emolHbaftavndìàmacerali,mafeduri fieno & fecchi vi vuole piùtempo.Ondela elettione loro fera, che non fieno molto induriti,^ ne molti molli. Hanno i fucchi pochiffimo fucco, Se i molli groflò>crudo, acquofo,& in" ualido. Qiieglianchorashanno da fuggire,che,fieno nati in luoghi humidi1, Se paludofi • Tolti hora i papaueri non molto humidi , ò fecchi, Se cofi mediocri tra grandi Spiccioli fpercioche la grandezza loro, Se la picciolezza comporta? Se più Se meno acqua) ôc ma– ceraci conueneuolmentegli faceua io cuocçrefino alla confumatione della terza, oue– ro quarta, ò altra fimile parte, ma diuenuti, Se fattiflaccidi ponendoui pure né bollirgli radice frappata di liquuitiao'l fuo fuccohauuto di creta, ne faceua colatura, allaquale niifchiaua la metà di mele, Se infieme ricuocerlaà giufta confidenza. Ildauacofìcon- Iettato à coloro, eh 1 erano oppreffi da catarro fottile cadutogli dal. capo al petto , al– la afpra arteria della canna inducendoui toflè, &lunge vigilie. Lo conferò ancho- ra con fapa, e può il medefimo, Se è più efficace nel parare il fonno, Se à cattati acu– t i . Ma fé dal capo al polmonefia diiÉcorfo molto humore , Se che bifogna cauare lo fputo, è migliore fatto con mele . Et occorrendo prouoCwire il fono, e*l fputó, fi com– pone con fapa, Se mele . Se'l catarro fera fottile, de acuto >fi fuggirà il mele, ilqualô lo PUÒaumentare efiendogli congiunto dì facoltade * E lafua mifura due cucchiari di * C 4 giufta y -.. •

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