CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
ifPPHWF • / • Ofleruationi uere/ÏÏmo dafarcvotendole dire tutte,&: quelle maflïmamentedi alcuni iiîoderni,chÇ_ji vi hanno ferirti fopra lunghi trattati, verremo alia compofitfone,doue non poco ti fiamo affaticati per rintracciarne la vera defcrittione: & il modo megliore di comporla ; nella-* difcrittione habbiamo creduto à quella di Andromaco recitata da Galeno, come di fopra habbiamo detto à Pifone . Del comporli noi habbiamo voluto vedere l'ordine de gii Aut- tòri più pienti, & eftimati, antichi>e mod erni^che ne habbiamo fcritto Etranro fopra quefta è fiata la curiofità noltra , che in tutti quei luoghi , ne quali ci on venuti à noti- ria , doue effafi fia comporta f habbiamo cercato,& fatto ilpofiihledi faperne, & veder– ne l'ordine di tutti. Il modo , che v'hanno offeruato > & che v'oucTuano i /pedali Peru– gini , i Fiorentini,!' Bolognefi > iYenetiani,i Terrone, i Padouani , i Genouefi , oc in altri luoghi anchora , & di Franza % & d'AIemagna, ne habbiamo parte vednìi * &c parte (a- putiprecifamerite. fn Roma poi etfendo Pontifice Paolo I I I . nel cui Pontificato quie– to , & fel ce poterono i migliori ingegni mofirare la chiarezza delle virtù loro* Tra gli altri fuM. PelegrmcFuIginatofpeciale, & il ReuerendoFra Bai tolameo diAraceli > i qualifi difpoferoinfiermdi comporre più leggittimamente che foffe potàbile quefta-*» Theriacà: nella quale non mancarono didiligentia, ne fparmiarono ne à fatica , ne à fpefa alcuna ^ E Tempre due volte , che la compofero , volfero , che fopra ?i colleggiaf* fero i migliori Medici della Città. Doue efsendo noi prefenti l'vna, & l'altra volta po- teffimofòluèrfi di tutti > queidubij che dentro fi haueua in efla compofìtione . NeHa_-i feconda, che efiï compofero laftimafiimo noi» &cofi la (limarono molti altri affai me– gliore della prima : percioche in luogo del balfamo % non pofcro>come fecero la pr imai fiata la ragia del larice detta volgarmente termcntina: ma vn liquore di mirrha diffòlra inboccia con buona arte. Ne perlaterebinthinaWpofero la ragialaricinadetta,mail ve* io terebintho , & cofi per il rheupontico non vi mifero, comeha Atiicenna , lo reubar- fcaro , ma lo iftejfïb rheu di ponto , che infieme col terebintho ci è portato nouellamente dalla iftefla regione doue nafeono » da i propri mercanti. La onde per quel tutto, chc_> ne habbiamo letto, & intefò 3 &: veduto, potiamo, quanto altrodifpenfatoreaflïcurar- fi allaftia confezione, benché con tutte queffe ragioni non fiamo però di animo certo di confettarla in quella perfettione, in cui primamente la compofe Andromaco , &pofcia Galeno per effer noi poueri di molti femplicij come fono il balfamo» ilcinnamomo, la mirrha> ileofto, il calamo odorato, il petrofello macedonico, l'amomo, il meo, la terrafiglilata 5 ilcbalciti, ilcarpobalfamo, il cardamomo > l'acacia , il thlafpi , l'ani- mio, il catture, & il bitume giudaico: &nonèda marauigliarefe laTheriaca vende– reccia (che cofi inrendiamo quella portata in molta copia, & venduta per finiffima^s fu le fiere, Se mercati più grande da diuerfi mercatanti ) non ha le qualità , Oc proprie– tà affignate alla veriflima. Percioche oltre al diffetto del mancare nella confezione mol– ti femplici dellifopranominati, ne fono anchora de gl'altri per entro , fi come quelli^ chefi ripongono per vn'altrp fèmplice, quegli vi fono anchora, che fi comportano nelle arte del comporte. Iqualieflendo infiniti, e lunghi troppo, &di poca importan– za , il narrargli, li taceremo, non rimanendo però di fodisfare ognvno, & coloro maflRmameme 3 cheafpettano vederi arte , &il modo, che vi offerimmo nel con– fettare . Benché quefta fòdisfattione non la poflfìamo noi dare in altra guifii ; ne di rç^j menò la difpenfàtioned'efla fheriaca , che in quell'ordine proprio, che moftraflimoa î Reuerendi di Araceli, di comporla ottimamente. Et fu quefio. Pofcia che de miglio– ri (empiici haucïfimo fatto ottima elettione : tanto de i fuftitnti, quanto dei propri , coniinciammo imitando Andromaco , e Galeno à farfceltadelignofi, duri , fece hi r & àridi, che tutti in quefio edere fono atti alla trituratione, & criuellatione. Co– minciammomedefimamente à farfceltade gli humidi , & teneri, molli, & tenaci* quali peftatiVhaucffimo iprimi , & pacatogli per fiacciofiflò conueneuolmentç^j, col coltello pi minucciamo follmente , & infondemmo in ottimo vino dolce, puro, vecchio, & generofo, per tanto fpatio, che fi finonfero, & vi hauereffimo anco operato il fuoco , fefofle fiato di bifogno, hauendo però primamente purgate^ legomme delle ferule dalleimmonditie, & redduttoleadvnaper vna alla prima con- {Utenza con pura acqua nel modo, ch'ai fuo luogo diremo nelaeflTercitatione. E que^,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=