CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

6s OfTeruationi & conuenîrfî anche più di quello nelle febrï flemmatiche m'ifte con colera:& che nell f or- dinationi douefia elettuario indolenza fpecificatione,quefto scabbia ad intenderete am* îiiinîftrare.Altn'poïfnfauoredd maggiore , hannodetto il contrario, perche à piùfodif - fattione fi farà fpecificate da queftî" Medici, che l'otdmarâno» Nella compofitione fua &'* Hauerà aliertenzadi non porre il zuccharo l ragion di mele, nedi fpecie, & ramandole? che pura confolationde i turbithi vi fono pofte^come di fopra dicemmo tie1 maggior elet- tuario indo?fi pefteratino ben infieme con i turbithi, te vf e iranno di miglior operatone * L'hei^come troUiafttO per efpofitione d'huomini prudenti) il cardamomo arabico différé- te dal gteco,peIquale non l'hauendo poniamo Umeleghetta, altrimenti detta grana para- difi. Elettuariodi Pfilio di Mefue • v Lo elettuario di Pfilio folue la colera citrina , & è ottimo alle febri acute , & ardenti. Vale à doglia di capo, & a vertigine, che proceda da colerici vapori . Conferifcea fcal- dagione di fegato, te all'itteritia.Si fa cofi.Piglianfi di fucco di buglofla domeftica e felua-- tica fucco d'endiuia, e d'apio tutti cotti,edifpumati>analib. due, ne i quali per 24.horc s'infonde di cufeut. anifi,e follìcoli di fena,ana oncia meza; di capeluenere manipoli vno: di fucco di fumiterr e onzetre: di afaro dramme quattro: difpigodramme due, teffi bollino con vnaboliitionc, giettandoui fopra di viole recenti, ouero fecche onzetre: diepithimo onze dua, & fi bollino d'vn'altra leggier bollitione « Poi fi cola ogni co fa, te fpremefi r Nellaquat colatura fi macerano per vn dì, te vna notte y agitandolo ogn bora con la fpa- tola, di pfilio onze t re. Poi fé ne tragge tutta la ftia vifcofità,de Ilaquale fé ne togliono li– bre quattro , & mefchiatoui il zuccharo bianco libre due, e meza., di icammonea cotta in pomo cotogno, onze tre e meza>fi cuocono con facilitade: Poi cotti che fieno vi s'afper- gè di trochiici di diaradone , trochifoi difpedio , te reubarbaro ana one. i. di trochifei di^ berberi one. meza- Et li faèkttuario* te è la fua dofe da dramme tre 5 infino ad aurei t re. Chiamò Hamechquefta confertlone clettuario rrochifcato,fono di queili,che vi aggiun– gono d'aceto libra vna, te meza, te altri di fucco di viole libre vnaf> & è medicina mol– to nobile. - •••••• OJJeruationeneWElettuario di Pfilio di Mefue. Quefto elettuario di Pfilio attribuito à Mefue , quantunque fia antidoto d'altro auttore (come ben chiaro fa conofeere Tifteffo Mefue nel fine d'effa deferittionedicédo, che chia*> me Hamech quefta confettiorieelettuario trochifeato ) è molto in vfo . Ben che fiano di quelliaffni,che molto più coftumano non quefto di Mefue,ma quello del Montagnana,& Io credono aflài-njjglibrj.Nof piti volte habbiamo comporto I'vno,& l'altro, & più fempre à Medici è piacciuto quefto di Mefue: nondimeno a fodisfartione d'ognVno diremo an- - choraladefcrittione di quello del Montagnana,& poi ofleruanoidifpenfatoriquello,che più gli piace.SÌ deue nel comporgli,te quel maAlme del Mon tagnana laper conofeere cot– ti infieme,che fieno il zuccharo , eMmuccagine di pfilio leuarli dal fuoco mouendoglidi continuo con vn legno pianamente tanro,che fi rifreddano, te pigliano ottima corpora– tura, & che meglio faccia con l'altre mitturaginipermiftione .Ilche malamente fi pòtria fare,fe di continuo fi t cneflero fu'l fuoco;percioche fempre infieme parebbono , qual fuol parere la polpa della caffia nel principio^che fi vuol temperare con To lio dell'amandole. Elettuario di Pfilio del Montagnana. Elettuario di Pfilio fana la flemma vifeofa, te vitrea, & gli htimori, melanconici pro- dutti per aduftione di fangue,colera, e melanconia naturale, e confeguentemente gli altri htimori nel corpo di ciafeuna fpecie, mollificando con foauità il ventre, refrenando il ca– lore fatto per febre 3 & confortando tutte le virtù del corpo. Componfi in queftamanie- : ra, Si prende di polipodio recente, libra vna di fena, viole, prune, tamarindi 5 te vna paf- fa ana onze tre , d'acqua di fonte libre dieci, fi pone ogni cofa in infufione nella detta_* acqua per xxiiij. hore * Poi fé ne fa decottione, 1 fino che Tacqua fi confumala metà, & fi fcolafpremendo, te nella {premitura fi mette dì pfilio libr.i.te f iato eh ei vi fiahor<_^ ventitre fé ne tragge fouemente la vifeofità fua fcaldando con fuoco condecentemen- re. Alla colatura s'aggiungono di zuccharo libre quattro, & cotti che fieno, vi fi metto– no di cafia fìftola, polpa di tamarindi diffolti con poca quantità del muccagirie detto ana onze feijdi diagridio onze quattro : di fpodio^eubaibaro,rofe 5 viole feme di papauero biâco feme

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