CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
/ - ' - s 74 OfTeruadoni Oflcruatione nella dtafena di Nicolò '*• Quefla diafena dì Nicolò delle due ch'effodefcriueèlapniofleruata, è che Alauda an– chor a più. Vferaflì nel confettarla diligenza, fi pefìeranno infieme con le fpecie polue- rabili alcuni noci > & acciocbe non eshali virtù da quelle. Poifi pefteranno t altre noci Solamente > & mefchìarannofì col mele fpumaro fopra'l fuoco , 8c incorporate che vi fi habbino fuori del fuoco vi fi daran l'altre fpecie, & parimente il zuccharo ridotto in pol– ii e> & faralTì elettuario. Diacalamento di Nicolò. Il diacalamento vale a i difetti del petto. E del capo per frigidità » & in coloro maflì- - j atLcuiuuc) tua ut tuuu ui IUUJUUWXI; luiuiaimu; ia ìtuic quartana, oc quotidiana, r c- rò à farlo fi pigliano dicalamentOjpulegib,hyfropo,pepe nero>fefeli 3 &feme dipetrofello ana dramme tre 3 & fcropoli due, di leuiftico dramma vna, & fcropolo vno 3 di Terne d'apio fcropolo vno, d'ammio ^anetho, thimo, cinnamomo? & gengiouo ana fcropoli due> dì mele fchiumato quanto bafta. ^ Offeruatione mi diacalamento di Nicolo* Quefto diacalamento di Nicolò s'oflèrua. Alcuni laudano quello di Mefue 5 alcuni quel– lo di Auicenna, & alcuni altri quello di G aleno , ma però non commandano, che l'offer- lìi altro che quefto. Diatrionppereon di Mefue. Lo diatrionpipereon riscalda lo ftomaco,& il ventre> & rimoue fi dolore loro caufato da molta humiditàflemmatica?& cruda/nondifica cflò ftomaco di difetti detti, & è con– tro à tutti i acetofi,& procura>& fa buona la digeftione. Ondefi compone in quefta ma* niera. Prendonfi delle tre fpecie per ciafcuna aurei cinque > gengiouo, thimo, & anifì per ciafcuno aurei due, Di fpigo, ar»omo, amomo> & cinnamomo, per ciafcuno aureo vno, di caffia Hgnea,fefeli, afaro, feme di apio 3 & enulafecca per eiafcun'aureo mezo. Di mele (pumaro quanto batta. E lafua dbfe da vna à due dramme . OJferuatione nel dtatrionpipereon di Adefue. Quefto diatrionpipereon, ò pure, comelo chiamano alcuni altri diatrionpiperion , ò diapipereon,êdéfcritro da Mefue, ë quello chepuìcommunemente G tien preparato • Fanno alcuni Medici offerirne quello di Galeno, ch'eflo chiama fempliciffìmo, nel quar - to libro d^l reggimento della lanità: fatto delle tre fpecie di pepe per ciafcuno dramme_> cinquanta, di aniiì dicandia 3 di thimo di attica, & gengiouo non pertugiato, per ciafcu- tio dramme otto, con lo aggiungermi quantità di mele fpumato, che badi à dargli giufta confluenza dì èlettuario. Et perche fono alcuni, anzi molti che*l vogliono, & forfè à più dilicàtezza in formafolida, fe'l fanno confettare con oncia meza di effe fpecie, & libra vnadi ottimo zuccharo , ò in morfelli, òrotole. Et altri, che pur lo vogliono inelettuario, aumetano , come dice Galeno nel luogo moftrato in dramme federi, gli anifi, il thimo, & i! gengiouo j non monendo i tre pepe delle cinquanta dramme per cia– scuno. Altri imitando per Galeno, tofferuano in polue femplicemente, Oc ne i cibi m'affi- lïie quafi per vn condimento. Lithonmpon di Mefue. Lithonttipon è interpretato fattore di pietra: percioche frange valorofamente le pie– t r a &c le caccia fuori, ò fieno nella vefica , ò nelle renane lafciaincorrete à chil'vfa in^s ral diffettO) ne meno nella paffione iliaca^ folue l'orina ritenuta , ò con fatica mandata^ fuori • Onde cofifi prepara . Toglionfi di fpico nardo 3 legno baifamo,gengiouo, acori, cinnamomo*peuccdanò^meu, faffifragia, Oc i tre pepiana dram, ij s. di opobalfomo ga- roffan : , cofto, reuponticó> liquiritia, ciperi, dragacantho feme d'apio Aleflandrino, cha- niedrio, feme d'apio >d'ameos, feme d'afparagi> feme di bafelicò garoffilato >x feme di ortica? feme di cedro, ana dramma vna , è grani quindeci di folio, zaflfrano , fquinanto, caffia lienea?bdellio, maftice litho , fpermo,feme di petrofcllo,fefelli, finon, anethi> eu- foi bio,
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