CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

Ne gli Elettuarij. e meza>& tantofi cuocinojc'habbin fpeflèzza di mele : al che venuti", fi leuano dal ftroco» pofìendoai pur allhora, mentre fono caldi 5 di ambra cruda tagliata minutamente dramme quattro,& con vn peftelfo tanto vi (i dimena dentro,che ella fia ftrutta, poi vi fi incorpo– rano dentro 3 quefle fpecie ben triturateci legno aloe crudo,& cinamotno fino,ana dram– me feijdi lapis lazuliMauato,& preparato dramme dodicijdi perle fine dr amrae due ; di orò purodramma vna>di mufehio fcrop.vno,& dafleneda vn'aureo,advno,& mezo. OJferuatione nella confettione à*Alcherrmx di Me [uè. E quefìaconfettione tanto degna & eccellente , & in quel tutto* ch'ella prome t t e^ fidèle, & certa , che come che lia diuino antidoto vien pregiata & da Rè , & de Impe– ratori , Se da perfonaggi altri Iiluftrrfïîmf . La cui deferittione ("benché difettofa ) fi leg– ge nellantfdotariodi Mefue i Se nel capitolo anchora, che ei fcriue de lapide ftellato, fot- to nome di'confezione di lapis lazuli dj fua inuentione. Deprauata ( come habbiarao detto) difettofa fi legge neirantidotario 3 e quafì in tu tti i tefti di eflò Mefue; perciochc ô fia flato colpa d'interpreti, ornala accuratezza d'imprefTori, fi troua manco di dram– me dieci di lapis lazuli ^ Se può tal difetto dileggieri eflere auenuto, perche habbino dt loro alcuni lafciato fuori il numero di dieci detta littera x. perche molti difpenfàtori * Se fpecialihanno tenuto; &c tengono per fermo fi debba effà confezione comporre coJL^* dramme due fole di lapis kzul i , credendo la deferittione deferitta nel lapide fiellato dif- fimile à quella deirantidotario . Et che quella ftefla anchora , dallaquale s'ha à trahere la tentura, habbia intefa Tauttore, che infila vendono i mercatanti pur tinta in chermes, oia con alume di roca , il quale in tutte le tinture è poftoà fìncche i colori fieno più chia– r i , cklufirz, & che lacofa tinta fi purghi meglio, fi come affai ben dimoftra il digniflt- moGo#donio nella decoratone de capegli, nella quale preparando quegli ad ogni tin– tura, vuole che prima fi lauino coni ifciuio di fàrmenti viti alumato con alumedi rocca > ilquale é nemico , al cuore, &allo fiomaco, &che poi fi tingano di quale fi voglia co– lore:^ non gii intendefle fi come intefe à giudiciod 'altri migliori, & di feientia più vera* e ferichiouero follicoli, che noi chiamiamo volgarmente follifeli , tinti frefeamente, £ quali fono da fé molto cordialiffimi, Se in tal modo inroolte compofitionì fi trottano fpe- cificate del proprio nome 3 e che la grana fimilmente, con cuifi tingono le piùfine fete , &i migliori panni* Se il chermes non fieno vnacofamedefima . Et noi come hora ci ri– cordiamo eisendoin Roma con M.Pietro Paolo Stefanelli alla fpeciaria , Se hauendoà comporre quefta confettione per lo IIluftrifTìmo Signor Afcanio Colonna, opprefto da vna crudele fincopi^ che hebbe ad vecideilo , ilquale poi fanato ne diede buone innate al proprio Medico, che la vi ordinò,allaquaIe compofitione trouat/fi più Medici, Se più Speciali infieme, poteffimo àcerti,che v'erano fare conoscere I a quantità del lazuli do- uere efseredi dodici dramme,& oltre che tale in vno tefto antichifïimo, la facefïimo Ior vedere, la moftraiïîmo ancora in vn trattato dottifïîmodiMarfilioFicino Filofofofin- golariffimo. Et à M. Pietto Paolo , che hauea comprato vna libra di fêta finifïîma cher- mefina, Se fattola ftare in macera per 24. hore nel fucco di pomi>& dell'acquadi rofç_p> e poi fpremutola,non hauea pure lafciato fegno,ne liquore di tentura, faceffimo, chc_> donatala alla pa dronain fèruirfene per pegno d'vna fua coltra,fi contentò , che tolto noi tanti ferichi, che baftafsero,e tintegli di frefco con granafina necomponeffimo con Ia_u i peftezza fua la confettione • Moftrafïîmo apprefso, & reftarono fòdisfatti i Medici 3 Se i Speciali,che la grana dei tintori,cofi detta da noi latini il Cucco de Greci, & il chermes de gli Arabijconcui fi tingono le fetechermefine , & il pannofcarlatto , che coedneo fu detto anticamente , Se il morello di granarono vna cofamedefima, quantunque i tento- lagranade tintori ch'e il medefimo ê la più eccellente : allaquale viene appreffo à noflro giudicio in boutade quella fatta Ieggiera 5 tonda , Se vuota di dentro tenuta comunemente nelle (peciarie detta grana fina. Ma tornando alla compofitione* fu da noi cofi difpenfata • * • Fatto c'haueflimo vna buona tintura con lo infondere, & cuocere onze tre dì finifïîma grana con acque cordialilambiccatcfòminergeffimo in vna fua parte coiatache l'hauef - •\ * < # • • » * •

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