CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
1 12 Ofleruationi been roffo,pepenertf,& pepe lungo ana dramme trerdi cinnamomo dramme cinque : di- zuccharo fulimeno quanto fia ogni cofa,& daffene quantofia vno cucchiaro. OJferuationi velli àtamargaritonu Quefti quattro diamargarìtoni cofi detti dalle margarite, chiamato perle volgarmen– te \ fonoconfettî vtilifïïmi,& appreggiati moîto>quantunque da tutti non fieno offer uà- ti rettamente. Sono i due primi magiftralì,& dì frigida temperatura, & li fecondidi cal– da, come nel fronte di ciafeuno è detto. Alla cui temperanza, e natura non auertendo bene Tempre i Medici nell'ordinario femplicemente, ne tutti gliSpeciali neldifpcnfàrli' feparatamente cagionano > che poidae/Tìdiamagaritoni non riufeifeano quegli effetti,, &operationi> che douerebbono. Et tal'hora credonfi rinfrefeare lo ftomacho, il cuo– re , &le membra /pineali» gh'nfiammano , & pel contrario gli rifreddano credendoli riscaldarli* Ilquale difetto più volte da noi confiderato*& ragionatolo con moki Medi– c i , &auertitone affai fpecialifuflìmo» òfiamo flati ? poffiamo dire, cagione diquefto bene > &maflïmein Roma, doue gli (pedali coftumano quel folo di Nicolò, &ap- preffo 5 il primo magiftrale frigido, & Tempre che daMedici loro è ordinato il diamarga- riton , fé lo fanno fpecificare. La deferittione del frigido fi è hauuta dal Siluio France- cefe,dal Prepofito > dal Commentatore di Nicolò, & da altri auttori 5 pure tutti Fran– cesi > appo de quali è effo diamargaritone molto vfitato, Noi offeruiamo pel frigido , quello della feconda deicrittione > per la fede che habbiamo noi certi/lima del fuo valore. Laquai compofitione haueffìnio mentre erauamoin Roma nelle cofe più care di Pao– lo Terzo Pontefice * ilquale molto lo hauea in coftume, & in polue ne brodi, & con– fettato in morfelli perla molta vtìlità > cheeine prendeanel confortamene del cuo– re^ Se de gli (piriti animati • Et noi più volte vdiffìmo da medici di effo Pontefice laudar– lo à fua Santità per efsere affai più di certa, & valorofàfacoltà, che lo elettuario di gemme .^ La compofitione di quella di Ni colò nonfi prepara con quella integrità 3 cortei laquale fu ella efpofta al Mirefio primo auttore , pere ioche dietro alla canfora, dou<_> nelladeferittionehabbiamo noi fegnatodiqueftofegno (*..) la troncò fcriuendola il Salernitano di quefti fernplici . Diferici crudiabbruggiatidramma yna : di zaffiri* dia- fpri 5 & fmeraldi, ò come altri vogliono lapis lazuli di ciafcuno dramma meza : di noce indiana dramme due : didraganthi, & coralli roffi di ciafeuno grani fette : doro puro efagiovno-, di ginepro di ciafeuno grani fette: d'oro puro fagio vno , dizuccharo, &c acquaro/ààfufficienza. Benché fi tenga > chela troncaffe il detto Nicolò di Salerno > ad vtilità d'ettoantidotoR udio/amen te. In alcuni luoghi d'Italia coftumano alcuni difpenla^ tori , & Medici vno diamargariton frigido 5 ilquale dicono effere di Nicolò conquefta defcrittione. Toglionoil femedimeIlone,di zuccha>di citrulla dicocumeriNdi porcellana, &dipa- paueri bianchi^fandali citrim\Iegno aloè, gcngiouo , fofe, nenufari 5 fiori di borargine 5 OC mi rò di ciafeuno dramme vnajcoralibîanchi,& rotti per ciafeunudramma meza ydi mar– garite dramme tre ^dizuccharo quanto bafta . Quelle di Auicenna, quantunque fia da lui nominato elettuario nel terzo libro,nel fecondo trattato alfine del fecondo capo, ch'e del regimento vniuerfaledelle donnepregnanti. Doue lo appreggia ,. & laudalo molto nç_> difetti delle donne, allequali gli retifica la diTpofitione loro della matr ice , & dello ftoma– cho valentemente:non fa però 5 che fecondo che èfegiideferitto , non fu (Te l'vfo fuo in poi- ue,& quanto fuffero due dramme 5 intendendofi pe? tanto vncucchiaio • Sono pochi idi- fpenfatori, che lo preparano rettamente , equeft^>per la capila* laquale e vnafpecìedi caffìalignea,detta pure da gl'Arabi, & da gl'interpreti lor Latini feitaragi 5 laquai mala– mente hanno inter pretata 5 eferittain quefta défcrittionediSuardo>,i Luminan\& altri auttori femplice noiofo molto,& poco benigno. Segue a quetto difetto vna maraviglia in moltimoderni,che l'ifteffo Auicenna v'habbia meffo la capfia detta , che è fpecie di ca- nellas& il cinnamomo 5 potendo egli detta compofitione fouenire con vn folo delli tre det* tirò almeno con due del la miglior (orte. Et noifempre componendolo offeruiamo que* fio ordine,& crediamo far bene.. Togliamo del cinnamomo,ilquale non habbiamo il vero,dfeilafinacanella che rfputia- io efset vera cattia lignea à doppio pefo^che fono dieci drame.Etper ella caffia togliamo* m per
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