CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
Nelle Polui. 12$ îiacârnatïua > per ciafeuna oncia ch'eflafia d'aloe epatico, &c mìrrha ana dramme vna_^ r di /àrcocolla > & farina volatile ana dram, vna e mcza. Et alcune volte fanno con oncie vna di queft'vltima polue permifta,. 6c ài dramme (ci di peli di lepore tagliati minuta– mente 3 & d'Vfr chiaro d'ouo dibattuto vn medicamento (ingolarifïîmo àreftrihgere cia– scun flufsodi ferita noua . AltrKònoycheofseruanoquelladiGiouanni da Vigofcritto* nel fuo antidotario.Er altri quella delTuo difcepolo Mariano Cirugicoeccelicnte. Point diGiouanmdaVigo*. La polue incarnat i le conglutinatiua delle feri te>& dell' viceré, Screfirettiua del fan- guelfi prepara in tal gqifa. Prendefi dì aloe epatico>&rairrha ana dramme due: di farco- colla dramme vna r e meza:d , incenfo>& farina volatile ana dramme-due : di (angue di dra– gone terrafigillata ana dtamme due,e mezardi tucia,Iithargirio,e dragacantho ana dram. 1. e mezarfi mefcLiia 5 & fifa polue, che incarna marauigliòfamente. Et fé cononaa-a* vnadi queftapolue fi mette drammefei dipelo di lepore beni (limo tagliuzzato, & per ri- ftringer il nuouofiuflò del fanguefarà ottimo .> Polite tncarnatiua, di Mariano* Toglionfid'aÌoeepatico/arcoeoto^^ tre: diincenfo dramme^; ^na>e meza:drireosdram.meza 5 & fi fapolue fottile,& incarna beniffimo.. Polue conglutwatiua di Gio.daVigo. La polue conglutìnatiua 5 & ocatrizatiua» che ha virtù di diffeccare la humid ita fuper- fina della carne nella fuperficie perfino 5 chefaccia nafeere noua pelle fu per la piaga >fi fi cofi.Pigliafi dialume di rocca abbrufata,& coralliroffì ana oncia meza:di terra figillata,&: bolo armeno ana dramme due:difiori dipomi granati, & mirabolanicitrini anadraiîime due>e meza:di tucia dramma vna,efi fa polue fottile>& fi vfa.. Polue che corrode la carne cattma di\ Mariano »•., A polue che corrode lacarne cattiua,fi prende di mirabolani citrini ana dramme vna e meza:di terrafigilatadramme vnajdì ahimè di rocca abhruggiato dramme due r (ì fa. polue. fottib'ffima,& operafi - Polue roffa dettaprecipitatomagìftrale. La polue roffa > detta precipitato diftrugge valentemente la malignità all' viceré * $r della carne cattiua fuperflua (enza doglie. Onde fi toglie d'argento viuo libra vna 3 fopra il quale in vna boccia di vetro ben capacefi fondono di acqua forte, con cui partono gli orefici loro dall'argento,! ibre tre . Et ftatiuida venti à trenta giorni ben turati >fi met– te poi il lembicalutato beniffimo còl fuo capello 5 Se recipiente ( & quefie fia piatti j volte largo y & capace d effa boccia ) nel fornello > & lembicafi da principio con fuo– colento , &: cre(cendo il fuoco à poco à poco, Se cominciando il recipiente à rofleg- gfare> & lembicata tutta l'acqua* fi rompala boccia* &togìiefi l'argento viuo calcina– to in colore di mino,& nettafi da ogni imniionditia^che vifia 5 òbianca,ò gialla di folimato & fi trita (òttilmente nelmortaio di bronzo. Et cofi poi triturato,fi mette nella cacciola^* (òpra alfuoco x mefcolandolo per vna bora ^on lappatola; percioche conqueftovltimO; cuocfmento eshalano tutte le fumofità dellaòuua r & dell'argento viuo velenofe, Se \&~* poluefifàpiù nobile? & non dan nell'operarlf . dolore. Siconofcelafiia perfettìonc_> quando fia venuta in colore alquanto più chiaro del minio * L'acquaforte che parte-I*o- ro dairargento 5 fi fadi fai nitro,d alumedi rocca>&di vitriolo Romano per ciafeuna parte eguali tritati:& mefehiati beniffimo,^ diftillati per lambico ben lutato > &c quanto è più forte?tanto è migliore auertendo di lutare bene gli orefici dellambico con quello del ca– pel lo^ del recipiefite 5 accioche non fuaponl 5 acqua,laqualefi conofee all'horaperfetta-* *> che gettate alcune gqccieia teriaca' fubito bolle., OJfematwne nelprecipitato* Di quanti precipitatihabbiàmo noi veduti, ? queftomagiftrale habbiàmo* eletto deferì- uere,& operare pei migliore, Et quantunque fia egli cotrofiuo nel primo ordine^ e non– dimeno. sibenigno,e clememe,che corrodendo valorofamente non dàdolore. Et quello fa egli per la correttione,nella quale viene ad efier corretto > & fatto- mite l'argento viuo, aelftare dai venti à i ueiyagiorninellacquaforte,ffr^ lÌQncJ auanti che fi lembiça.. Giovanni da Vigo deferiue quefta polue5.& fTattriBuHSfiL^ir d'effem a \
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