CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

<# izs OfTeruatïoni / fpongie , îl bolo armeno , la terra figîllata , il fangue didrago, & fîmïltaltri infiniti} Quelle deglielettuarifohoquelle proptfaroétcdellahiera femplice,depliris, del lichen**. tripoo, della benedetta , Se moke altre, ficomeè la vCo nella diuerfitàde luoghi? &il vo– lere de Medici • Cihaconvogliadiriforidottoà memoria il ricordare le fpeciedéliai benedetta, il poco giudicio, chemoftròvn protomedico mandato à Narni dal Colegïo di Perugia > ilquak le giudicò di nullovalore ; perche la preparatibne loro paflauadifeì mefi. Alquale noi opponendoli, Se con viue,& buone ragioni moftrandolila qualisà lo– rodenfa 9 attiflïmapure à conferuarfi più affai tempo di quello, c'haueuano, per la gro£ fezza che v era di molte gomme, Se il gagliardo odore,, & fapore^che haueano, non mai lo votte credere: ne altro diceua, che comandavano i Dottori, che più non fi feruaflero, che quattro mefi , perche giudicato da tutti i Medici , che vi £rano, che hauef- fe egli apparato la medicina $Vnmelone di buona lunghezza, fu delufc. Onde Fa goffez- za di eflò Medico,&altri à luifimili,hanno fatto cono/cere quanto malefaccia ifcoleggio àp Medici à mandare tali pecore per protomedici nette vifite , douendo eflere quefio vf- ficib,& carico drperfone vìe piti che prudenti, Se che nelle v/fite dette vfafsero quelle diligentie, che vi conuengono, & che piùftima faceflerodeirhonore,clìe deIdanaro:<Sc che fuflero ( à dirlo fn vna} huomihi da bene, Se dì buona fede,fi come pure anco tali ve nevanno^chefefimiirfuiTero, affai per fóro feria buono, & per Speciali^ & per tutti; percioche imparando efïî per chinon fapefle, ne verrebbono pure le Medicine ad effèrc perfetre,& bene adminiilrate. A noi non è 1ecito moftrare ne il modo, ne l'ordine, ehe dourebbono tenere iMedici nelle vifite^ne in qual via dourebbono interrogare gli fpecia- fr% & la feienza che dourebbono hauerecirca airacognitionedefemplici, & nell'arte di decomporre quelli, perochequefio è cura , & virtù loro particolare '* Et di quefioche habbiamo qui detto? che parrà forfè (buerchio ; pregiamo che alcuno non ci biafinì; per– cioche il buonodefiderio, che teniamochefi faceflero le vifite con quelle ragioni, eh e (1 douriano fare 3 ci ha fatto dire queffo : & nongià mala coftuma, c'habbiamodi biafmarc alcuno, che ciò non fu maf,nè manco ê noflro officio;mafi bene di amare * Se riuerîrç^ qualunquefia dimerito , & virtuofi)- Il fine dellePolvi * D I S T I N T I O N E . . . V EL LE J ' 1LO LE. ON O fé pilole » che carapotfechiamano t greci»grandiffime Medicine?ma fono ridotte » ÔC datte in poca quantità * & nella forma loro& in poftione anchora (temperare con vari) liquori. Il nome dì pilola altro non inoltra* che picciol palla, Le chiamano (come è detto ) i greci catapotie » che pure pilole fìgnifica y Se cofaaltraanchora s che s'ingiottifea, queitofìadel loro nomedetto àbaftanza. Alcuni fcrinendodelle pilole hanno dexto,che qità- dofi potefTero conferuare à lungo in pofue,- feria cofa ottima » Se formate poi ogni bora di ftefeo ? chefi haueflero à pigliare confaoiliquori ordinati , ferieno più perfette.Altri poi *& il Brafauola maffimamenfehuamoà noftra età dottiflìmoha detto s &megIiodi tutti, che qgni compofitione dipilole affai meglio Ilaria formata con liquorigluttinofr, che molli, che non tengonopunto di graûezza, Ci come molte ne fono » che vanno vnite con vinoySc acqua; percioche più lungamente con detti liquori fl confèruarieno perfette, &rdegne:Fra qualiliquoriglorinoliò grotti Colo il mele rofato,come più femplice,& me– glio daefier comportato in ogni forte di pilole ha laudato, per laquai cofa molti per que– lla cagione hanno ofieruata quella preparationedi mele rofato in ciafeuna tnafla di pilo* le, referuandone però quelle chela formatione loro è,con firopi,òcon elemiari. Horn noi quefto confìderando, & ftimando, chenonfenza cagione d'vtilità non v'era l'ag- • . < - grcg-i-

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