CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
. - ' * . • • / • • s z Uileruationi • . Trouafi ancora nelle mmere, one fi caria l'argento ,condenfato in gocciole , chrpencfono dalle volte di quello* Sono alcuni, che dicono ntrouarfi nelle cane di Aia propria miniera. Serbali in vafi di vetro, di pionibo diftagno > ouer d'argento >imperoche fi mangia? & fifa liquefar ogni altra materia. L'arifaro è vnaSpicciola herba, la cui radice,e grande, come è vna oliua,molto piti acuta di quella dell'Aro. L'arifiologia è di tre fpecie, laritonda, la qual fi chiama femina ha le frondi,che fi raflèm- brano alfhedera, di buon odore, ma acuto, &; fon tenere, & ritonde • Producequefla da vna radice moki germini, & lunghi farmed, fa i fiori bianchi*fimili à capelletti, ne i quali quel– la parte., che vi fi ritroua roffa, fpira di grande odore. La lungha fi chiama mafchio,& da al– cuni daótilitie. Quefla hale frondi più lunghe, che la ritonda, i rami fertili, Se lungi vna_^ fpanna,e'l fiore roflb, che refpira di graue odore ,ìlqual maturandoli diuenta tondo come è vn pero. La radice della ritonda è tonda a mododirapa,ma quella della lungaè groflavn detto, & lunga vna fpanna,& qualche volta più Tvna, & l'altra hanno color di buffo , de fo– no al guflo amare, & di grane odore . Enne vna terza fpecie pur di lunga chiamata Cléma– tite che produce i ramufcelli fòttili, per tutto carchi di frondiritondette fimili à quellç del minor femperuiuo. Genera quella i fiori fimili alla ruta, le radici più lunghe, Sfottili* veflite di grofla, & odorata corteccia, molto conueneuole per iirépeffir gli vnguenti. Armelini P leggete armoniache, L'Armenia pietra più fi loda quella, che è lifeia, ê che ha ip fé alquanto del ceruleo, mol– to vguale, non faffofa, & frangibile^ & ha quella le virtù medefima della chrifocolla > mac però nelle virtù fue manco valorofa . Armoniche ê frutto notifïîmo* ; VA rnabo hanno fi/ma to alcuni, & ê (eritto da Paulo Egineta*fia la flefla zedoarfa dc_j? grArabi, ma per quanto ritrouo in Serapione, Io arnabo greco 5 & il zurumhet arabico fono vnzrcofa medefima: & quello fecondo che dice Serapione>è vn 1 albero grande, che nafcein oriente, che piQduce le frondi lunghe, di colore di quello de i falci trai verde, & il giallo, Oc cofi parimenti la feorza delli rami. Non produce frutto alcuno^ & relpira vno odor y come di cedro, il che manifeflamente dimoftra,che non (blamente Tarnabofiaia zedoaria , ma che nonfi porta à noflri tempi in Italia. } - ' t . L'Aro chiamato in alcuni luoghi figaro, & da Soriani Iupha,& da barbari Aaron * Bar- baaron, dragontea minore, & (èrpentaria minore ^produce le frondi di dragontea,ma più )unghe>& manco puntìcchiate,fa il fufto roflìgno,lungo vna fpanna, come vn peftello,dal *juaî nafee il feme di colordizaffrano, produce la radice bianca come quella della dragonrea. L arfinicoè chiamatodailatiniarfenicum>auripigmentum,&errenichum,ilqual fi ge– nera nelle minere medefime,oue fi genera la (andaracha d'ottimo è il crofiofo^ che ri/plen- de di color d'oro, che non fiamefehiato con altre materie, & che fi fenda voler ieri in (qua- me>comeè quello, che nafcein Mifia d'Hellefponto. Di queftónefono di due fpecie vno è quello dicuijhabbiamo già detto:Taltro èdi forme di giarde pallico , & di cola– re firailealk fandaracha & glebofo. Portali quello di Ponto 3 &: quello di Cappadocia tiene il fecondo luogo in bontà* L'artemifia,, fecondo che dice Dxo/coride, è di tre fpecie, nelle due prime ne i lineamenti none altra differenza, fé notìd'eflere vna più grande, & l'altra minore, che producono il fior bianco picciolo; & di graue odore. Et la terza^ laquai ê vnafiottile herba è vn fol fufto» picn di minuti & roffigni fiori, chiamata da altri pur artemifìa.Et 1 artemifia dalle frondi fot* lili nafee appretto a i canalideilacque, lungo le fiepi 3 & in luoghi coltiuati, le fiondi, & pa– rimenti i fiori fregati re fpirano d odore di maiorana» A farina è vna firnìle all 'Acro • Loafaro volgarmente nelle fpeciarie fi chiama bachara,ma non è>8c alcuni il chiamano nardo fehiatico. Fa le foglie firmili alla hedera* ma molto minora ôc più ritonde, produce i fiori fra le fronde, appreso alle radici porporei,& odoriferi, fimili di forma ai citrini del iu C- qiuamo*dentrode i quali è il feme, come quello de gli acini del]'vua>hai picciuoli angutofi* afprij &£leffïbih\ ProdyceaflaîfÏÏme radici, nodafe* &torte fimili alla gramigna , ma più (Ottilia & odorifere* leqixali (caldaa9;& moïdeno fortemefttç la lingua nel maìlicare* '- — - - -- VAfcho
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