CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

184 uiieruationi uoca l'vrîna vntofene il petenecchio,&: fa queflopiu prettamente tragittatolo con la Arin– ga nella veiga.Faffi così. Piglianfi fcorpioni venti,ò più, ò meno, fecondo che è la loro grandezza: d'oglio d'amandole amare libre due,fi chiudono infieme in vafodi vetro, Oc s'infoiano per vn mefe ouerofi prende d'arifìoJochia rotondajgentiana,cipero,& fcorze diradici di cappari per ciafcunonza vna,di olio di amandole amarelib.i.emeza S'infoia ogni cofa in vafe di vetro bene atturato per venti giorni ^ poi vi s affogano dentro da die– ci, òquindeci fcorpion ì, & chiufo la bocca del vafe fi lafcia al Soleper vn mefe . Poifi cola 5 & è mirabile all'infermo quando vfcendo del bagno>fe n' vnge fpeffo nel modo det* to>& fi getta nella verga per i meati orinari. OJferuatione negli oli] di Scorpione . Di quelli due olij di fcorpioni fono alcuni,che ofleruano il primo,& alcunialtri il fecon- do,ilquale dicono effere più efficace. Sono ancora di quelli,che attribiiifcono à quefto vi- timo facoltà,e valore ne cafì dipcfte,& al veleno .Scriue il Brafàuola nel riferire queft- olio col fuo Speciale antico hauere il Duca diFerrara nel fuo archiuio vn'olio difcorp ione contro à velenosa peftilentia tanto eccellente, che ha potuto con eflb liberare da cen– t o , e trenta matrone auelenate,& altre perfone: ma non ne ferine però la compofitione, lafciandolaperfecretoappreflòil Duca. MailMatthiololiberalifiìmo lo ferine integra– mente nel difeorfo fuo vnfuerfale nel prologo fopra à tutti i veleni di Diofcoride. fi qua– le tanto dice egli eflere valorofo,che è mirabiliffimo , Oc in pregio quanto il balfimo. La defcrittionenon ancora à integra fodisfattione d'ogn^no^Sc à ricchezza delPofleruatione noftra,quiefponerenimo>quantunque potette ballare lo hauerne fatto mentione egli, pò* tendolahauere ciafcunodalpredetto Mattinolo nelluogho moftrato» Prendono(dicç_> egli ) nel principio di Maggio di oliocommune vecchio di cento anni, ~&: fé non di tanto tempo almeno del più antico ,che fi pofla hauere, libre tre, dhipericon frefe o in herba^ manipoli tre,mettefi l'olio in vna boccia di vetro di tant'altra capacità^ infonde/eli den– tro lo hipericon alquanto prima petto . Et chiudali il vafe,& mettafi mezo fepolto nell'– arena (òttiliffima, doue tutto il giorno vi pbfla il Sole,& ftatoui coli da diedro dodeci d ì , fi ponga nel bagno maria per vn di naturale 5 & fpremefi poi l'oliodall'herba • Ilche fatto fi toglie d hipericoniCamedrio^calamento, & cardo fànto per ciafeuno manipolo vno, fi pefta 5 s'infonde,&:fi mette nel bagno per tre giorni continui. Sì tira dipoi fuora;6c come e fiato dettOjfi cola , & fpremefi. Si prendono appreffo tre manipoli di hipericon in fio- re,netro da fufti,&: pefto fi infonde nell'olio già detto per tre altri giorni continua & fi ri– pone nel bagno medefimo • Poi fi caua,& fpremefi come prima, & coli procedali reite– rando le infusioni dell!fiori tre,ò quattro volte,fïn à tanto, che Polio prenda colore roffb fimi! al fangue . Et ciò fatto fi tog iono dalla fommità dell'hipericon gii sfiorite que l l es granella verdi ùmili à granid'orzoià cni dentro è il feme,manipoli t re, & fi pedano, e fi fpruzzano alquanto con via bianco,& fi infondono nelP olio predetto , & fi mettono al Sole nel valbeonfueto fepolto nell'arena per otto giorni continued! poifi ripone netba- gno per tre dì . Pofcia fi cola,& (preme nel modo medefimo^reiterando con quello feme tre,ouero quattro infufionifimili,fìnoà tanto,che diuenga folio di colore di (angue (curo* Fatto quefto fi toglie di feordione frefco>calamentocentaiu*eamihore 5 cardo latito ^ber- bena 3 & ditamo cretenfe per ciafeuno manipolo mezo. Si pefta,fi infonde , & fi m e t t e r al bagno per due giorni continui. Pofcia fi cola, &fi fpreme come dicemmo* Piglianfi poi di zedoaria>radici di dittamo biico,di gétiana,& termentillìa J) & d'arili o ochia rotonda per ciafeuno dramme tre -> difcordeon frefeo manipolo vno *fi pefla^fi infonde,& fi met– te nel bagno per tre giorni continui. Allafinefi cola, %k fi (preme, & dinuouo vifi in fondono Horace calamita > belzoino , che chiamano i Greci laferpitio per ciafcuinodram– me Cd : di bacche di ginepro dramme quattrordi nigella dramme tre ? di caffia odorata^ dramme otto ^ di fandali bianchi dramme quattro, di fquinantho, & cipero per ciafeuno dramme vna>e meza, fi pefta,fi infonde > & fi pone al bagno per tre giorni continui : fi colapo?,& fpremefi fecódo Tordi ne detto .Habbianfi poi trecento fcorpioni viui> coki ne' giorni caniculari, & mettanfi in vna bòccia dì vetro fopra la cenere cakJa,& come fi veg– gono pel caldo fudare,&ftizzarfi,fi fonde à loro fopra tutto l'olio già detto caldo:ma non però tanto, che ne creppi il vafe>& chiudali fubiro la bocca di quello > & mettefi nel ba- -,

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