CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

Nelli Olij. 1 8 y gno per tre giorni continui • Pofcia fi cola,fi fpreme,& gettanfi via gli fcorpîofti g/à còtt*- Et infondanfi nell'olio di reubatbaroeletto,mirrhà commune,<& aloe hepanco per ciafcun 0 dramme tre, difpigo nardo dramme due, dì zaffrano dramme vna^di Theriaca* & Mitri- > to eletti per ciafcuno dramme quattro,(ì pcfta,fi infonde,& fi mette al bagno per tre gior– ni , poi fen^a colarlo altrimenti fi (èrbajdelqual vntofene dì fuori i polfi più apparentì»co- mefono quelli delle tempie,delle mani,delli piedi,& parimente la regione del cuore rrei- terandolevntioniditrehore,in tre hore* Si affleura , fi Hbera da tutti i veleni tolti per bocca,che nonfieno corrofiui,& fimilmente da i morfi delle vipere,degiîafpidi,&da qual fi voglia altro animale velcnofo.Et è falutifero nei cafidi pefte,& nel preferuarfi da quel– l a ^ è nelle petecchLC,& Vermi de fanciulli efficacifflmo , Qlwvofymodi Mefue . L'olio volpino è. nobile Se v Itimo medicaméto à gli effetti della artetica>de la podagra,&: al dolore del dotto & delle renij& è contro à lepafïioni frigide de i nerui,delle giòntUre,&: alla fpafmo di ricmpimêto.Horalî piglia vna volpe integra fuentrata,& netta deirititério- ra,eXicuocje in due feftarijdi acqua di-fonte^e acqua-di marc pet e iafctinojd'olio antico^ e chiato feftari tre e mezo,di Tale oncie tre, fino alla confumatione della acqua . A cui poi (òpra fifonde di anetho înherba,& thîmo ,che chiamano hyffòpo alcunMibra vna per eia- fcunojd? acqua dolce c'habbia decotte delle dette herbe^vno pugno per cìafcuno , Oc come primo,ficuoce,fino al çontëtmar della acquaie fi vfa poi,che emirabile. Erquando fieno- ce ancora la volpe fenza l'olo in più quantità dì acqua dolce , Se fai fa con le medefimç^ herpe,&che poi lauandofi-aminiftra nel. bagna»e certamente ne detti affetti lauacro ef– ficace. Ëttantodeue eflere lungala cottura della volpe»che le Carnefi disfacciale fi at– tenga alle offà 3 & fidiflòluaogni ogni parte,&;membro della integrità* OJferuationêrtell olio Volpino * Si fa hoggidì quefto olio quafida tutti communementedi vna volpe ìntegra (cortica– ta>& vuota delle interiora,cuocendola con acqua,ma con piti fale affai di quello , c h ç ^ è d etto nella defcrittione,& quefto per eflere in pârte,doue nonfi pofla hauere la marina: non fi ferua dipoi ordine alla mifura de Uolio commune , che vi mefehiano che intanta_# quantità vene mettono, che .(premuta poi la volpe , cotta che fia, riè cauano da dieci à clodecilibre di liquori. Altri che fono nel comporlo più diligenti, Temano ordine , Re mifura à tutte le cofe , & fanno loiio con quefta atte . Cercano di hauere vna volpe nel teùipo delle vendemie: perche fono in quella ftagfone più graffe , che fra tutto'l rima- nente dell'anno, &c manco patifeono anchora. Et poi,che la hanno (corticata* la taglia– no inpiù;pani,&di modo*che tutte l offa fono fracaffate,accioche la loro medolla faccia conlooliocorpo,&foftanza. La mettono poi coli rotta dentro d'vna olia di terra pofta in vn caldaio di acqua bollente,à cui fopra vi fondono tre feftari, detti tre chift da Mefite % d'olio commune: di acqua dolce a & acqua (alfa per ciafeunadue feftari \ & anco più fé bi~ fogna. Di anetho & thimo per ciafeuno libra vna,ouero,anethi,thimo faluia , rofniarì- no,&c hiflbpo tanto per ciafcuno,che tutti affumano à libre due • Et in cafo, che non hab- bianol'acqua falfadi mare/ouengono la compofitione con quella di fonte ( come poco fa dicemmo ) dandole la falfitudine con onze due di (ale per ciafeuna libra , che fia ftata l'ac– qua . Et cotta ben la volpe, & diuennta disfatta, & confumataracqua,[premono,&: co– gliono Polio. E opinionedi molti,con gli quali noi anchora parendoci buona la loro ra– gione ciadheriamojche nel fare quefto olio nonfi habbia à (corticate altrimenti la volpe, per effere laiftefla pelle caldiffima di na t u r a^ hauendo affai parti in lei ottime 5 graffe,& atte à liquefarfi , che in vero fé ne conofee poi folio più eccellente. Ma deuefi però la- (ciandolavolpeconla pelle,fiarne elertioned'vnagiouanetta: ouero s'è di tempo, ac~ crefeere nella compofitioue Polio l*acque,& le herbe àgiufta poutione. Credono alcuni, ch'ottima cofa faria y quando nel fare quefto olio,la volpe folle viua>indotti coftoro forfè dal le parole dell'Egineta>che lor facofi à vedere tratti là nel fettimofuo > ^doue parlando della volpe dice,che l'olio nel qualefia bollita^ cotta vna volpe integra viuente, oucro, morta ( che quefto ancovi aggiunge ) è valorofo,&c. Ma riuocato quefto dafaui j,fanno conofeere, che il cuocerla morta è affai migliore modo, che non tanto vi richieda à tor– no opera di faftidiome quantità tanta d'oiio>che à (offocare la volpe vîuâ fia fouerchia-^ onde

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=