CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

<€ *• ' 190 OilerLiatioiii: me , & f\ diftfl-la primamente con lento fuoco. La -prima vfcita è detta acqua di balfiuno, Si accréfce poi il ftrocò y & ricogliafi 1?altra acqua,& coti fi fa la terza volta > & tanto che - venga il liquorefimi le al balfamo in ognioperatione. Guglielmo da Saliceto Piacentino. nella quinta fua pratica nel capitolo de gli oli) feriti e cofi il ìlio balfamo • Si piglia di mir– ra eletta, Carpòbalfamò /; Et nóci d'India perciafeuno oncia meza > dihipericondue dramme, tritate ogni cofa groflamente fi mefehino con onde cinque d'olio antico, Se oncia vna e meza di 1 argato fqiiefioè termentina ) aggitmtoui in fine cji mulch io gra– ni cinque , di ambra grani tre,di olio di Filofofi oncia vna 3 & fi lembicanò tutti inficine, còme è detto , accuratamente .^ Altri laudano molto apprefioà quelli bai fami quello an - ebora fatto con libra vna di olio vecchiosdimirrha^opoponagojbdelhbjarmoniacojfera- pino, gomma arabica , traganto,incenfo^aIoe,legno balfamo,carpobalfarno ,nociVndia~ ru,macis,& hipericon per eia feuno oncia vna, dimaroni non tocchi da l'acqua & eftinti in puro olio onde tre , di terebentina chiara libra meza . FàfTi di ogni cofa permifìione, trite che fi habbiano,& fi lembicanò al modo detto , &quefìo dicono valere à maramaglia ne difettidella pietra , & in appianare le durezze,& nettare le cicatrici. Altri liquorian- chora di virtù fomiglianti al balfamo fi leggono in molti altri auttori s che per non ofler- iiarfi,lafciamo di dirli 5 & per fu ggire anco la lunghezza del fcritiere. Moftraremo ne l'efl fercitatione nel luogho dei Quid pro quo , qual cofa fi potrà in cambio del vero balfamo vfare ragioneuolmente. Olio di abezjLo. Polio di abezzo è incarnatiuo,mondificatiuo3confolidatiuo,& rifolutiuo • Caccia tolto per bocca le ventofità> conferifee al dolor de fianchi,àquello de le gionture. Mondifica le reni da le renelle,& prohibifce,che non vi fi generino . Confolida fîcuramçnte ogni fe– rita , & quelle maffimamente de la tefta.Si raccoglie fui tronco,& fu i rami de l'abieto tra icorza & feorza dentro à certe vefiche gonfie , & piene di elfo liquore . Il quale raccolto e chiaro, trafparente>odorafò,& è fomigliante à la ragia del larìce,fi fa poi inocchiando- fi giallo, & fi indurisce alquanto. Olio yetroleo. Olio petroleo,ouerodi faflb , ( che cofi in queftidue nomi e detto pel fuo nafeere, clip– ei fa fopra all'acque di alcune fonti di miniera petrofe,&: allofiillare giù da que' monti, che lo producono, fattoti) è di natura fortemente caldo fino al terzo ordine, e fecco fino al quarto. Onde /calda,& fecca,rifolue,&confuma/a!da > & pcnetra,digerifce,molIifica,^ attrage,conferifce alla epilepfia,alla paralifìa,alle ver tigini y a Ila obluiione 3 & ftupore.Gio- uà alla milza,alle reni,alla matriccalla vefica,&: al dolore frigido de nertii, & di ogni par- feneruofa. Il bianco, & il flauo.fi e lle ggono peri migliori > & più ottimi» et il nero fi ctanna • * . . ,- , - ' • ' • - • • - , • " Quarto &vlùmo ordine degli eliache con l'arte^ valore del fuoco fi fannoà diner fi modiprrefoluUQW y& defiilUtwM * . . ' ' • ' . . • » • - . * . • . Olioditmrlidivucua. - • L'elfo dimoili ài vuona è diopcraticne certiflTma ? et fperimentata ne dlffettf delTa^ f ejk 3 anmiorbida h fm ruuidezzaja mondifica dalle cicatrici,^ altre macchie. Valle alle volatiche,alle impetigini,& ferpigine,che fono quefle due forti ài rogna . Giona alle fen– diture delle labbia/! elle polpcdelle mani 5 delli piedùet dell'edere » E vtile à gli abbruciati* Fa che nafeeno i cape!ii>fepaia leparti contuie da le feue del panicolo 5 del ceruell o>et con– ferifee al dolore de fé v!cere,de le gjomure^et de luoghi neruofi, etaidolori del' viceré, d« le orecchiet ta tutte l*alue,e fittole maligne. Si compone inquefto modo. Si pren– dono Ai modi d'vuoua cotti in pura acqua per numero venti > ò quanto fi vuole ? et fi pe– dano nelmcrtaip0Oitimamente,ouero fi tritano ne lacaccioladi rame, ne laquale fopra ai fuoco fi fannoarrollife, mescolandoli tuttauiacon vna fpatolafino à tanto^che fi lieiiano con fpi ina datfond §"de la cacciola-Pofcia fi mettono in vno caneuazzo bagnato^et dipoi •'•fciuto>etfpreinfiir.oìioaltQrcolOt. ^ : • er~

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