CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

Ne l li OHI. 15)1 Ofseruatione nell'oliodi tuorli di vuotta* > Quefto olio di tuorli di vuoua è che ofleruano quafi tutti i dirpenfatofi. Alcuni ìnd u- rifconó i'vuoua (òtto le braggia* & trattone il tuorlo* necauano* come è detto* l'olio.- Al– tri cofi crudi gli arroftifcono in vna fartaginedi rame, ò di terra * & nefpremono l*o Ho, &ç pare* che à quefto modo n'efca in più abondanza. Altri lo tranno per boccia con l'ar – te del fuoco» Alcuni ne difetti de le macchie * & cicatrici fanno vna mafia dì tuorli,è polui di cofe*che aftergono,& fcaldatili infieme* ne fpremono l'olio. Altri à quefto effetto m e- fchìano con Folio tratto da i tuorliferapiiccmente liquori» che chiamano di balfamo ar te- fidali 9 ad eguale portione* & le operano caldo con feliciiumo fucceffo : & perche luolè efler ad alcuni fpiaceuole * Se graue di odore, le contengono poicia che èfatto*con otti– mo mufehio* &c ambra eletta. Olio di^fermento di Mejue* L'olio di frumento fanala ruuidezza* & afprezza de la pellejevolatipfeç > le fìttole % 6c crepature caufate da frigidità* &c liceità. Spremali il grano fra due lamini» oùero piaftre di ferro affocate mediocramente » & ricogliafi l'olio* ouero fi deftiila per boccia al modo-di quello de 1 Filofofi>& ferbafi. Ofserttationemit oliodi for mento . Quelli due modi di fare l'olio di grano fono detti da Mef.& fono chiariïfimi,quafitiiti- que non fi ofleruino : percioche più laudali quefto olio fatto per defeenforio con due pi- gnate * nel modo che qui fotto diremmo di quefto di ginepro. Le due piaftre di ferro pot (onoeffere vna di quelle forme*con cuifi fanno le cialdc*&fono attiffimepen toro mani– chi à chiuderti* & aprirli. Olio di ginepro. Volio di ginepro emenda le infettationi de la pelle * &ftrugge oltre modo l'impetìgi– ne*& ferpigine. Gioua più che altro all'fnuentioni de le gambe * che chiamano molti mal morta* &al cancro* & à le volatiche* & à le ferite maluagie * & à tutti gli altri dolori del corpo caulati dahumori frigidi, come fpafimo* paralifia* tortura* & fimilirleua tenutolo* bocca la doglia de i denti nata da frigidità dicatarrho.Et è ne tempi di pefte di tanto vtile* &ç valore,che vntifene i polfi*\e nare,è le tempie preferua da la pefte contagìofa. Il modo di farlo e il feguente. Si prendono due vafidi terraben inuettiati* & fatti di modo * che pofto l'vno contro à l'altro* fi bafeiano le bocche * & s'incaftrono infieme beniffimo » lì mette quel più largo in vna fofla fatta ne la terra, con vna piaftradi ferro fopra fottile > oc pertugiata minutamente. Poifi empie di legno di ginepro l'altro vafo, tagliato in minutiP lime fcheggie*con la bocca à l'ingiù* &c s'incaftra col vafo fotterraro* iuttando beniffimo di fuora quel di fopra pieno di legno con luto di fapientia. A cui attorno fi fa poi vn pa- uimento di legne*ò di carbone* &c vi s'accende il fuoco* & tanto vili continua* che feenda d^t giù nel vafe vuoto il liquore de l'olìo^lquale pò ifi taccoglie,& vlafi nel purgare la lor– dezza dell'vlcerç. ' - .* Ofîeruatione nell'olio di ginepro . % Quell'olio fatto di legnosi ginepro per defeenforio è quello * che Icriuono quali tutti .gii Auttori * de il più offerirlo ancora:benche molti altri fiano che laudanomolto il trarlo per boccia chimifticamente. Si può parimenti ad amendue i modi fare quello dei legna guaico * detto volgarmente legno fantQ * adoperato da Medici ne rumori y & viceré dei malefrancefce. Et cofi ancora del legno fralfino ottimo à gli affetti de la milza. Et di al– tri legni anchora graffi, & fuccolenti*& di bacche*& di femi*fi come fanno alcuni quello di pigne con i due vafi per diferenfione , tenuto nel mondificare la pelle molto eccellentet & di quello di bacche d'edera digniffimo * & valorofo à la doglia artetica * per caufa frigi– d a ì alla paralifia, &fimili. ' { Olio di fermentma. s '•'•«•' L'olio di termentina confcrifee à l'infermità frigide de nerui * &à le doglie* & pafïîo-. ni de le gionture>fanale ferite fatte dinuouo . Hora fi toglie de la commune termenti– na detta in ipolte parti larigna * &c largato anchora * la quantità * che fi vuole , & mettefi in vna retòrta di vetro affai capace con alcune petrelle.dentro., ò arena lauata* chç^j io foffondi il çonfiarfi > & lutatola col fuo recipiente fi kmhicà in foraci lo * ponendo effa CaleftPartJL N bocca *

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