CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

NelliOlii. 193 cia>mefchianoeuo liquore vCoito. col r imanent e^ Io ripagano di rmouo. Altri prendo– no due parti di olio di feme di lino,& vna parte di folfo porto fottilmente, & mefchiatigli infieme in vn vafo ben atturato fepelédolo nel letame per due giorni,ricolgono poi lo ol/o divenuto chiaro, & purgato. Altri abbrugiato il folto con acqua di vita lembicano à ve– tro poi la foftanzarimafa. Altri (oc quefto come il primo olio di tartaro è acquaagrifli- ma ) abbtugiano il folfo , dal graffo vapoce 5 & fumo che manda, ne riccolgono con v (i^« capello di vetroso di terra il liquore,che fu falendo v i fi concrea attorno,& che poi all' ac– qua fomiglieuole cadde giù in vn bacinolo vafo dì terra piattomel cui mezo dentro di vii^a vafo piccolo col capello di vetro accommodatamente ha da ftare , &abbmgiare il folfo, Quello vltimo olio,e che ofleruiamo noi, &cè à ciò diedi luì è detto, valorofo>& noi Tap– par gannente folfo viuo Olio di Ftlofofì di Afefue . L'olio de 5 Filolòfiche ancora olio di fapientia, benedetto , diuino , fcnto, & di per– fetto magifterio l'hanno molti altri chiamato, eolio,fielquale fi fono concordati gli anti– chi , & hanno di lui verificato eflere di occulte vtilitadi, Oc in molti effluì efficaciìlìmo : (caldai diflecca,penetra,digerifce : >& confuma lafuperfluità, & materie feremenrofç^ : conferifee all'cpilepfia , àie vertigini,à la paralifia, gioua grar d mente à la obliuione , & à Tinfermità frigide de nerui,deginocchi,de legionture, & àia podagra ,& al dolore del dodo, delereni,delamilza 9 deìavefica, &delamatrice. Haflì quello olio di più fat– te ( quantunque fieno di due fpecie folamente ) l'vno è naturale, che fi raccoglie/opra ,à l'acqua d'alcune fonti minerali, delquale enne di tre maniere, ciocSilquafi bianco è il più ottimo: ilroffo, e , Imezano 5 & il negro, & groflò è il peggiore, & in certe'fole anco del mare, dette Scopoli, fi raccoglie, e chiamafi quefto Napha. L'altro e artifi– ciale, & faffi con Tarte nel fuoco à quefto modo. Tritafidiquei rosoni chefi hanno piti antichi > &diterraroflTegiantiinpiccioleparti,&cofi rotti s'infuocano con fuoco di car– bone, tanto , che fatti ben rouenti folleggiano, & seftinguono cofidìuemiti , in olio di rofmarino,òin olio purochiaromant ico, & intoppati bene de l'olio, filafcianofecca- re.Poifi poluereggiano, & chiudono in vafo col capello lutato con loto alchimifiicocol fuo recipiente, & fi lembicano in vna fornace di bragie accefe?& raccolto l'olio fi ferita , & s'amminiftra doue è neceflario 3 &; è poi tanto migliore,quanto più s'inuecchia , Oc fi fa antico . OJferuatione nell'olio di Ftlofofì. Everaméte da credere,che nella fpecie prima di quefto oliodi Filofofi fia da cônumerarfc ogni bitume, comprendendoui ancora l'olio petroleo,pure fpecie,fi come bene fa cono- feere Mefue nella defedinone di quefto olio chiaramente^ Diolcorfde ancora nel capito- • * r \". giudaica*& nel cap; . . . . . . . .__. ,_ . , mente del lago di Br.bilonia,colquale la gran Regina Seminarne feccia famofa muraglia di detra Babilonia , auuengachenon s' indurale ficondenfa al modo de Tafphalto. Il fe– condo fatto per arte di fuoco non lo prepara (pedale alcuno : ma folamente è fatto d a ^ alcuni alchimifti, ofteruando effi più tofto nel farlo il modo che (crine Rafisnel flio an/- tidotario , & il feruitore Albncasì nel fuo libro,che quefto diMefue , ch v in vecede' ma- toni antichi toglionode noni, non toccati ancora da l ' acquaie in quefto efiere aliai più > et meglio s'infuppano d'olio , et gli fpezzano in pezzuoliconucneuoli, etghnfuocano più volte, amorzandogli fempre in olio commune,gli tritano poi, et chiufigli in vna boc– cia ten lutata *> et tanto capace,che la terza parte ne refti vuotargli lembicano à fuoco or– dinato, che fra poco nel principìo,et fi crefca poidimanoin mano. il primo l i quo r ç^ i.he n'efee è fimile all'acqua.L'altro dipoi viennero,et vnto(o,et quefto ê l'olio à cui danno gli Atutori tanta facoltà 5 che in virtù s affomiglia al balfamo, et dicono poterfi adoperare férqttè Yò>h cui ccnvpkffioneccalda,etditantafottilità , che vntofene l'vnlatoddlama' N x no, /

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