CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
-> iç6 Offemationi eflk tiene cotraria alPintentione dihumettare^etinfrigidire 3 clietren Pvnguento>et per nô eflere ancora>come la vuole Pauttoré 5 difi véhémente frigidezza > quanto è la commune furgïua di pozzojò di fonte frigidifllma puramëte/enza hauere pûto di mordacit^atta alla infiammar fé et alterare loyngiiento. Ma lafciamo noi quefte parti appartenenti à Medi– ci, et fegui tiamo il còftume di molti nel comporre Pvnguento 5 dalquale noi qnafi sfratia– mo dipartiti. Sogliono alcuni per farlo più bianco ( che non poco vi defidera ogni vno la bianchezzaJ torre lo olio rofato fatto di olio maturo > et che di tempo pafla Panno * et fé aggiunge anco affi due no'l rifiutando,et con l a c e r a t i ne è detto , ne fanno languen– te . Altri'non Polio rofato,ma tolgono il commune 3 cercandolo pure maturo,etdi quel– la fatta^che biancheggia . Et fatto conquefto Pvnguento > lolauano più volte con acqua di fontc>con aceto^et con acqua rofa. AI tri tenendo l'ordine di Galeno nelx. del Metho- do > doue eflb fcriue quefto vnguento ^(traggono la cera con l'olio 5 no*l tollendo però acerbo, come Pinfègna Galeno, à doppio vafe, et ftrutti che fieno, mettono à rinfred- dare il vafe, doue fono dentro, in altro vâfo pieno di acqua fredda . Et cremato che fia l'vnguento, lolauano, et rilauano fpeffe volte con acqua frigidfffima . Altri ( et quefto anchora è di mente di Galeno) lauanoinvnainghiftara > ò in altro vafe lo olio prima– mente da ft con pura acqua > ouero lo bogliono in vna pignata fopra al fuoco di carbone* ò di legna, etpofeia raccoltolo puro>etchiaro 5 et fattone Pvnguento con la cera >à doppio vafe lo lauano affaiflïmo con femplice acqua,et ferbanlo • Quefti due modi vltimi fono , che tra tutti gli al tri fi laudano per i migliori. Ma non già. per quefto auuiene che fia fat– to Pvnguento perfettamente , per Polio 3 che non tolgono omphacino > nelquale cpnfifte la perfezione tutta, &c l'eccellenza delPvnguento > fìcomebeniffimo fa conofeer Ga– leno 3 nella fine del fefto libro del regfmento della fanità, doue dice egli di mefchiartii la cera à cagionefola d'ifpefïïrlo, & tenerlo che non feorra. Et Mefue anchora nelade-; fcrittione ifteffa dice efferne Polio omphacino la fuaradice,cioè Pifteflò fondamento. Le cui parole per leggerli cofi con mal fenfo ne tefti latini • Et fit radix olei > dettero già ani– mo ad vno ipeciale Napolitano>mentre erauamo in Roma>giouannetto>di volercerle ren– dere chiaro: ma con ragioni però trabocheiioli^fii le quali facendoli egli grande^voleua pure con ogni sforzo 3 che s'intendeflero alla chiarezza de Polio,&non già > come gli approua£. lìmonoi^alPacerbità. Fu detto fpeciale da noi cofi conuinto in quefto > come fu anchora nel di modo farlo biânchifïimo^nelquale pure molto vifi vantò. Ne in altra guifa lo facef- iimo,cheftfuggere la cera& Polio infieme^& lafciarli cofi ftrutti in freddare dà fé; Et diu nutf cremilauarlipuifiate con pura atqua* ôc togliefïîmo propriamente del medefimo 0Ì105& ceramelle tón e egh\Diuenne Pvnguento fatto àquefto modo candido molto : ben– ché il migliore fuo colorefia quando »- che oltre alla candidezza fia liiftro: & ritragga j _ quanto al verde > che fempre fi conofeerà egli perfetto? & mafïime féfia fatto d'olio r a ~ fato immaturo. Nel conferuarlo non fera fc non ot tima co(a > fé nel vafe doue farà çg°* ripofto/i metterà fopra tanto di acqua frefe avelie lo foprauanziVnutandouela anchora-^ 11 fé farà di tempo di eftate>due volte almeno la (ettimana. * Vnguentocupoleon di Nicolo . L'vngucto pupuleon concilia il fonno, & mitiga la doglia del capo nata dal colore delli febri acute* fé ne vngonoifeòricitanti le tempieri polfi y le piantecele mani > & delli piedi > irrigando lo vnguento con olio rofato 5 ouero violato. Ma à farlo fi prendono de g!iocchi> che fpontano fuori le pioppe nel germogliare fuo primo delle fiondi libra vna > e meza : di foglie di papaiieronegro * dì mandragora* le fommità più tenere de roui sfo– glie di hiofeiamo * di fòlatro,di lattuca 5 di viole,dilappe,ombilico di venere/empreuiua^s xnaggiôre*& minore per ciafeuno onze tre^di fonza porcina frefca 5 &: non falata libre tre* Si prepara à quefto modo.Si peftano le herbe , & s'incorporano con la fonza 3 & faffene vna mafia, &fi lafcia cofi per otto giorni. Pofcia fi rompe in pfcciole parti, & fi bolle à lento fuoco con quantità fufficiented'ottimo vino,tanto che fi conflima. Poi fi cola , oc fiferba. Offeruatione nellVnguentoyopuleon* Senne Nicolò di Salerno nelle facoltà di quefto vnguento, potere,vngendofene fopra^ Pombilicoprouocare il (udore: Uche noi iftimandofeorreuione , ôc che più tofto voglia e rid
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