CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

Nelli Vnguenti • 201 fcrìaendo ancora per l'amianto pietra* lamento dolce? die é quefio /pecledi nftro^quan- tunque 1 interpreta alcuno geffo 3 & tartaro durino pel quale amianto noi Tempre hab~ biamo t e n u t o le fia meglio in fuo luogo, non l'hauendo, porre il fcagliolo candefatto fu le bragia: & con altri errori appreffo nei carrattero de pefi, che tutti infiemeconfiderati * Se conofeiuti de faggi difpenfatori,& Medici Eccellenti, fecero già 3 che corretta da lo– ro la compofitióne, & ridotta a fegno giufto ci differo,^ ci moftrarono appreflò il modo dì comporlo rettamente, & perfettiflìmocon fodisfattione dell vno, & l'altro auttore, §c fu propriamente in quefta guifa. Pettate c'haueano tutte le cofe poluerabili fottiliffimamente, & fatte impalpabili,pren- deuano di aflbgna porcina frefea libra vna, di affogna gallinacea noua onze quattro,di fe– llo caprino frefeo onze due -, co i quali mefchiauano la feorza d'vn buon cedro leuatada quello, & tagliata fottilmente, & tutto l'acetofo di detto cedro. E cofi lafciati infieme per vna fettimana lifaceuano poi bollire al confumare del fucco in vafe di terra. Il che fatto faceuano colatura, dellaquale toltane libra vna, & poftalain vnafcudella di terra vitriata, v'incorporauano onze tre de lepoluidette,riferuando in vltimo la canfora per effer fua* tubile al fentire del fucco. Etqueftaèl^giuftaportionede lepoluiàlafonza: percioche la lettera V. auanti alli tre iij.neiraddfttione vltima del Salernitano al numero di otto v'è di fouerchio . Et a quefto modo fatto l'vnguento perfettiffimo lo ricogliuano, & ferba- uanlo. ;. Vnguentoda occhi magìflrale . L'vnguento da occhi lena le caligini, le bole,& puftole, che vi nafeono, mitiga le fca- brofìtà, e 1 prurito delle palpebre,tien l'occhio in fomimnetto,chiaro,purgato, & fano. A comporlo piglianfi di tucia preparata, &c lithargirio ana dramme due, di aloè?langue fino di drago, canfor a^ vederame ana dramme i. di fiore di lardo porcino,& mele ana onde vna: di olio commune,&cera bianca anaonza meza.Bollafidi due bollori il melerei ver– derame infieme?& fopra s'aggiunge Foliota cera, ôc il lardo ftrutti infieme/eruando in~* vltimo le polui,a cagione dello aloe,ilquale lentendoil caldo s'amma(farebbe>& fé la can– fora non luffe tritabile* fi potrà diffoluere con gli vntuofì liquefatti. Offeruatìone . E queft'vnguento da occhi quello di quanti altri ci fono allentiti alle mani , c'hafebiamo in tal materia conosciuto pel più eccellente, &c che noi Tempre habbiamo otferuaro, ôc che offeruiamo tuttauia. Conferifce, come nel fuo fronte è detto, a difetti de gli occhi, fé la fera quandofi va à dormire, fé ne mette ne gli angoli * che diciamo noi calcagnoli d'effi occhi, la quantità d'vn piccol granello di meglio. Vnguento dafuoco magifirale . A vnguento da fuoco, prendefi dilcorza mezana di tambuco libra vna,d'olio conufiune lauato più fiate con vino ottimo bianco libre due . Si fanno bollir infieme d'vna perfetta bollinone, &c fi fa pofeia fpremendo colature. Nellaquale s aggiungono di cera nuoua di buon colore, & fucco de i più teneri rampollerò frondidel Tambuco, per ciaf ; uno onzç_j quattro, fi bollono di nuouo alconfummare del fucco 3 &c fi cola. Dipoi aggiuntaui di ver– nice liquidaonza vna,d in; enfo fottili/fimo on^e quattro 5 & di chiaricfuoûa dibattuti nu– mero due, fi fa vnguento, & ferbafì, Offeruatwne nell vnguento da fuoco . Queft'vnguento da fuoco, è chVfiamo noi : ce ne Tono però moire altre deferittioni, ch'oflernano altri fpeciali : benché non (blamente gli fpeciali appreffo noi fono, che YoC- feruano,ma anchora i fabri, magnani^ ilardaroli,icalzolai, le donnecciuole, &fimili ge– neration! lo coftumano, & lo tengono preparato^ l'adoperano gli abbrugiati vngendolè- ne i luoghi offefi con vna penna fottilmente, Saldandolo fé è di verno,ma s'è d eitateco- fi freddo. La cui operatone è veraméte valorofa in ogni qualità di feottatura, ò fia di fuo* co, d acqua* do!io 3 d d'altra materia accefa, ò fpenta infuocata : oltre che non laica nella cicatrici brutte veftigie. Vnguento da rogna magìflrale. ' Toleafi d'olio commune libre tre> di teunentina libre 4.e meza>di boturo frefeo Bbm d; ce-

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=