CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

2 02 Offeruationi dìcerufa, lìthargtriO) & fblimato,ana onze dieci, dicera bianca lib. i. fi lìquefanno l'olio » la cera, ìfboturb, & la termenuna infieme,poi vi s'aggiungono 1 altre cofe poluerate, & fi fa vnguento. , > • In altro modo . ' •- • • • • • • ' • • - • . • * ~* " ' * * * . - • ' ' . - ^ Si toglìono d'aflbgna porcina* olio commune, & boturo ana libre due, di folimato 5 & la- le ana onze fei\ di termenuna libra vna, di cenila libra vna e meza > di (torace liquido on– ze ici: di cera bianca nella eftate onze otto>&: nel verno onze Cd fi fa vnguento con buo– na art"e,& ferbafi,auertendo 3 & in quefto, & nel primo,& in altri fimili vnguenti, che li– quefarti chefieno gli vntuofi fui in ftagnato dì tame» gettarli in vafe di terra, &in quefto pomi le polui.Et ciò facciafi àcagione 5 cheelTendolo ftagnato di rame,non fi ammacchi* egli pel folimato di quel mal tinto colore>difficile poi alenarlo fetua forza di buon fuoco* Offeruationeneu vnguentocontro alla rogna. Infìnitiffìmì fono> come ogni vno sa, gli vnguenti, che fi consumano appreffo per fa- nare la roçna. Tra i quali» auuenga, che habbiamo quelli due deferitti per i più genera– li» n5 voghamo però tacerne dì alcuni altri gioueuoli molto a tal materia»tra quali è que– llo ottimo per vngere putti piccioli»& donne grauide fatto di onze due di terrebentìna » dibotturo onze vna, amendue lauati con acqua rofa ,di fale onze meza: di rofïî d^voua^,, numero vno: di olio rofato a baftanza, & il meco dì vno limone, ouero quefto altro fatto nel mortaio di piombo con lithargirio lottile » & cenila per ciafeuno onza i. di tartaro bianco dramm. feij di olio rofato, & aceto rofato quanto balta. Ma per fanare poi quella fcabia maligna, & molta è ottimo 1 vnguento fatto di fiore di lardo con folfo viuo ben tri– to, & herbe odorate,fi come fono mentha, faìuia, & maggiorana • Et quefto habbiamo noi fatto più volte per noitri amici, ma a quefto modo. Fatto che haueuamo maffa di vna libra di lardo frefeo rafeiato col coltello, & dette herbe dette a baftanza, lafciauamo che fi maceraffe per due giorni, pofcia liquefatta a fuoco lento lo colauamo, ponendo in efla colatura onze tre di folfo viuo trittofottilmente, faceuamo lo vnguento, del quale vntofène appreflò il fuoco» &c propriamente la fera, faceua operatione certiYfima » fa* nando in meno dì fei giorni. Et volendolo più fonile metteuamo nella maffa il folfo det– to, & polio poi dentrodi vna tela lafciauamo, che appreflò al fuoco neftillafle già lo vn– guento. Ma qualealtro è più efficace, Oc falubre arognofi, che bollire in libra d'olio rofa– to, ouero communedentro di vna pignata noua difolfo onza 2.di b acche di lauro ,& fa– te ana onza vna: d'ireos onza meza, tritate tutte, Oc anodate in tela fottile? Certo, ch<L_^ niuno v'é di quefto piùvalorofo, & che più efficacemente, Oc prefto renda i luoghi infet– ti, mondi , netti, &fani. -> Vnguento ai cerufa magijtraie. L'vnsuento di cerufa ha virtù d'infrigidire, ferrare, affottigliare, empire, mollificare, & rifoluere comodamente. Onde nelle percoffe, ôc macature con graffiature della fopra- peile,& alle feottature fi adopra vtiliffimamente.Onde a farlopigìiafi di olio rofato lib.j. dì cerufa libra meza: di cera bianca onze j. di canfora dram.2. di chiarì d'oua numero tre: ftrug^efi la cera con 1 olio, & aggiuntaui la cerufa, & la canfora trita fottilmente, ò lique– fatta con vn poco di òliofi leua dal fuoco agitandolo Tempre, & diuenuto freddo vifi in– corporano li chiari» Oc ferbafì. Ojjeruatione neiïvnguentodi cerufa. Quefto vnguento di ceruià,ò di biacca,ò bianco, che fia detto, che tutto vn medefimo c,chès'ofrerua»&èqueUod > intentionedi Rafìs»fi coftumano in alcuni luoghi »e con can– fora, & fenza, chiamando l'vno canforato, & l'altro femplice. Sono di quelli,& non mala– mente, che lo preparano fenza cera nel mortaio di piombo,& ne gli altri, oc maiTmaamen- teChiru gici» che vi vogliono la metà di lithargirio» che fia la biacca, & tanto aceto bian– co, & fortiffimo, che bafti à dargli corpo. vnguentoai meta di Nicolo. - L'vnguento di tucìa diflècca,rifredda,riempie, & cicatriza,onde è vtiliiTìmo nei.e enti- pile, neìlepiaghe putride, nelle viceré delle gambe, e di altri luoghi cancherofi,concam, corrofiui, & diffipau. *'afìì coiì. Si prende di olio rofato libr. vna,di cera banca onz<_^ ' . ' " ' ' ' . . " quattro » . ••...„•• *

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=