CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
1-6 OfTeruationi - <k atonica, laquale grecamente û chiama ceftro è Serba che produce il fufìo fottìfe f quadrato, alto vn gon>bfto,& qualche vokaìiiaggiorej lefrondi come di quercia lunghe* molii 5 per intornointagliate, & odorifere, deìlequali, quelle fono le maggiori ? che fono più propinque alla radice genera il feme nella fommità de i fufìi a modo di fpica, come fa la thimbraì fonoleTue radici fottìli come quelle deM'helleboro .^ • La betola, quale i Trentini chiamano Bedello, è vn albero bianco tutto di modo 5 che non poco rafiomiglia al popolo bianco^ha le foglie fimili a quella pianta, chef Greci chia^ mano Caria, ma alquanto più picciola, la corteccia varia> & il legno leggiero. •. ; La Bczahar pietre fé ne ritroua di gialle^di poloero fé* &di que ile, che participano di verde, & dì bianco. L'efettima è la gialla, & poluerofa. Ma è però bendaauertire di noti ingannarli: percioche alcune volte vendono i truffatori alcune pietre > €he molto fegti ^raffomegliano, di niun valore. Bicjone 3 $c Biedonc, leggere blitOr La bietola ed/due (pecie* cioè nera, &bÌanM^ akutiiluogM del Trentino, cioè di roffà, Biondello, leggete Centaurea minore* >•" Birra» leggeteCerufà* r Bislingua,leggete hippoglofFo / Biïmaïua? leggete Alcea . i La hiftorta produce il gambo tondo, fattile? aïto vfì gomfcito, netquaïe fono le f o g l i c i molto minori fai fiori fpicati,nella cima del fufto roffigmVouer porporeggianti,^ il feme quali come d'acetofa? la radice è all 5 oechio?conie di cannarla tenera , & piena di dicco * ftortaycome vnferpentc^veftita di negrina,& fertile corteccia j fé ben la polpa di dentro roffïgna, laquai guttata, fi fente manifeftamente coftrettiua. IlBitume chiam ato da greci F A fphalto è vn graffo della terra * che facilmente s'accen– de, dal^qual ne è di due Specie, cioè delliquide^ come folio, ikhe volgarmente fi chiama Petrolio,ilcheè à tutti noto. Ce n s é poi del condenfato in modo di pece,ilqualinnanziV che fi congeli ftioïe nuotare fopra l'acqua v liquido come è vn loto, ëc di quefto que Ho ? che nafee in Giudea,fi chiama panatamente a/phako, & pare fia quello^che hoggi volgar– mente fi chiama cofi .Del quale * l'ottimo ê fecondo Diofcoride ? che rifplendeà moda dì porpora, & che è 'grane, & di odore potente, vituperaci il nero ,& quello che è imbrat– tato'. Si falfifka con la pece, conofcefì al colore nero, Se allo odore di pece. Quello che aafee in Babilonia? fi chiama naphtha , & come dice Diofcoride è vna colatura del loro bitume bianca? & alcuna volta itera, rapaeiffinia del fuoco, &quefta fpecie di b i t umç^ mon ci effondo portata, poniamo ficuramente il fioftro petrolio in fuofcambio 5 coip°an- chora in luogo del afphalto? quando, fidubitaffeche'l volgare Afpha'tOy non fuSb ì\ bitu– me giudaico* ma volendolo infpeffire come quelles bifogna cuocerlo in alcun vafòdi ra– me, ò di ferro. Et perche fi fuol e accendere , fi eftingue la fiamma con vn panno di lino bagnato nell'acqua, buttandolo dentro, & cefi quefto petroliocondensato fi potrà vfare perla Naphta, & per I s Afphalto. Quello che nafeein Appoloniadi Epiro * perche ha_^ «dore di pece, êc di bitume, fi chiama pifiafphalf o, oc credefì per alcunifia la Mumia della Arabi,benche chiamano ancora Mumia vna mifturaycon la qual empiono i corpi mort i, Si fa artificaimenìe i\ pifTafpbalto, mefcolando k pece? con il bitume < Ècci anchora vn*- altra fpecie di bitume* induritoxoi-ae pfetra,conie la terra ampelite,ouer formueite ? qual fiicaua-di foi terra,come pezzi dì legno, ma nero, come carboni, Et trouafene in mol– ti luoghi. Et molte altre pietre^ & gomme hanno natura di bitume , le quali per breuità trappaflb. La blatmar la èfimiïe al verbafeo, che fpeffo è pigliata per elfo, ba le foglie meno bian– che;, prod LIce pia fufii, & ha il fiore fimile al verbafeo^ meffa ne luoghi,oue fia bifogtio,ti- ta-le blatte *>óhde a Roma fi chiama Blattaria.Nafce ellaper tutto con frondi lunghe fimi- li a quello* ma dentate per mtorno,produce ifiori atoreijdopo al cui diffiorire hafeono al– cuni bottoni fimili a quelli del lino, rpa più duri, & più lifeij y doue è dentro il feme . Blatte Bifantis, leggete vnghie odorate. Il Bino ê di due fpecky bianco cioè, &roffo> fono ambedui volgarmente cono- fciUt!>
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