CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

Nelli Cerod 229 dì feme dì a n eto>& dì agno cafto>mezza dramma di feme di piantagine, & due dramme ài cera bianca, facciafene cerotocon raggia. Ceroto difparadrappo diGiouan da Vigo . Il ceroto di fparadrappo vale alle viceré delle gambe, & delle braco** ôc à quelle ma£ {imamente, che fono maligne, velenofe , corofiue, & che malageuolmente fi curano. A comporlo fi togliono d'olio mirtino, & olio rofato omphacmo ana onde 2.d vnguen- topopuleon oncie 2 e meza,di fonza di vitello, & di vacca ana lib. meza:di fonza porcina onde 5.di foglie di foIatro,df piantagine,& di matrifiluaanamanipa.difuccodi grana- tioncie 8. fi peftanol'herbe, & fi mefeia ogni cofa infieme,lafciandocofiper24. hore. Di poi fi bollefino alla confumatione del fucco , & colafi ,alla colatura s'aggiungono di ii- thargiriod'oro,& d'argento oncie 4-di minio dramme x.df bolo armeno,& terra figillata , ana dram.6. & ribollendo di nouo, mefcolando Tempre con lappatola, che venga à debita fpeflezza,fi fa ceroto &fparadrappo nero,có tanta cera bianca che badi : aggiungendoli! nella fine di terebentina oncie 4.di confora triturata dramme due. Altro fparadrappo di Giouan da Vigo . Queflo altro fparadrappo contro ali viceré corrofiue, velenofe, maligne,formicofe,& difficili à curarfi fi fa cofi. Si pigliano di vnguento populeon, oncie 6. dVnguento rofato, ouero di Galeno infrigidante oncie tre , d'olio rofato libre 1. è meza, di fonza di vitello oncie 8. di fonza di porcello onzie 2. è meza, di fucco di piantagione, & di folatro aha on– cie tre, fé bolle ogni cofainfieme al confumar de' dicchi, &fi cola, & alla colatura sog– giungono di cerura oncie CcU di lithargirio d'oro* & di argento, ana once quattro, di mi– nio > & terrafigillata ana dram. 12. & di nouo fi ribolle fino che diuenga nfro, &c cofi di- uenuto, Se aggiuntaui di cera bianca quanto bafti, & di canfora trita dramma vna, fi fa sparadrappo, & ferbafi. Ofseruatìonenefparadrappi. Diquanti altri fparadrappi, che diuerfamente fi coftumano, fi come ognVno /^veden– done fteflì fu molte botteghe di roflb di bianchi, di negri, di berentini, di teneri, & d altri* colori > chediuengonotutti perla diuerfità delle compofitioni, quefti due di Giouan» da VigOjlVndefcrittonelfuoantidotario, &c\ altro nelle fueadditionifono , c'habbiamo. eletti, & conofeiuti digniffimi ,&: vaìorofi molto in quel tutto, che promettono , & per offeruarl i anchora la maggior parte de' Medici, & Speciali, chedifpenfano. Alle com– pofitioni v habbiamo noi nel fcriuerle aggiunto quella picciola parte di lithargirio, che per la ifcrittione del proprio auttore feritta à mano veduta habbiam mancarui. Si pofTo- no amendue indifferentemente coftumarel'vnoper l'altro, hauendo ciafcnno vnainten- tione 3 & facoltà medeftma. Il modo di (tenderli fa le pezze di tela, è quando che fien cot– ti, & liquefatti fopral fuoco intignerui dentro quelle pezze fottili,ò di lino , òdi canape* chefi vogliano : & trattele fuora, lafciarle fopra vn marmo abbombato di frefea acqua, con vn legno à ciòpofta >che tengala formad'vno manico di coltello dacalzolaio. - • Jlfine della Seconda Tarte. •

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=