CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia

/ y / < < S~ tv. ne in molte cofé, le quali hora fi fono manife- ftate.fi c ome molte altrefi fono fmarrite, che à auella erano conoiciute , ne meco contendere ' M " • UN ^ <tfi vogliate.; percioche quanto voi trouarete di buono in quelte mie fcntture , tutto eonieflo • . s u 1 L. er riceuuto da Medici,ôc canato da fcritto •- \ ri, cne ivieaiciiono itati , ne altro ai mio ci na uetcfuòr che quelli pochi feruigbche noi Spe– ciali fiamo obligati di fare intorno à i femplici, &.computiti medicamenti. Laquai feruitù fo- lamente è pofta non in eleggere, né in prepara– re, né in comporre ; ma in meglio prepara^ re ,& più ageuolmente , & cori minor danno Et fé pure farà alcuno di voi, che . queAemie fatiche difpreggi, prego, che le la- fciateftare; percioche per voi non fono fatte: ma per quelli, che hanno più defiderio dlm- parare,che di contenderci quefti voglio, che diligentemente le offeruino, & quelli le lafeia ; percioche loro non correrai! dietro. A voi adunque, cheamoreuolmentevedetequefte era mia, oc mie quella accetate volontieri • v* '• » . . . . « • ' \ - •• * ' • ' I • . . • < * ' " . * TA •WS.

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