CALESTANI - Osservazioni - 1655 copia
cmmom • R-cirî n leggete JLcucoìo, Ketua maggiote,!eggete Kicino, Kcrua minore,!eggete Lathi'ri. Abro di Ven ere^leggete Diplaco. Labmfca,kggete Lamhrufç^ • La lacca de gli Arabi chiamata da Greci Çancamo,hoggitìonfi troiaa r Lagopo npn $ la Gatiofilata di che fciiirç Matteo feluatico. La lambrusca è di due fpecie*di cui ne e vna che non maturaf Vua > ma la produce firià al fiorire^ quefta è chiamata Ënan the.E t1'altra matura la fua con piccioli acini, & nera &conftrettiua. Lampfane è (pecie dì Caulo feluatico>altadi furto vn piedeje cui frondi fon ruuide>& fi.. mili à quelle de i npgon/.Ma per il fiore più çandide^nafee inTpfcafta in molçi luoghi d'Ita– lia abondantemente ne icamphchenonfi lauorapo^quantunqut çlla non fiaa tempi noftri troppo in vfò ne i cibi\ne nelle medicine^fe non ne i tempi delle careftie* " Lanaria chiamane gli Arabi condifbê poco conofcmta in Italia. £t i Greci la chiamano flrution. Lanciupla a leggete Piantagine • IlLapatiOdetto Rombico è di due fpecie* tralequali quella fi chiama oxilapatho che nafce in luoghi paludefi 3 con dure frondi * appuntate in cima. Nafcene ancora yttfah tra fpecie ncH'hòrtiaffaidaquefta diflìniile, Ritrouafène vna terza fpecie difèluatita^j breue , ùmile alla piantagioni tenera > &: (Irata per terra. La quarta fpecie è quella^, che chiamano dal! 'acetofò^ come che fieno alcuni,che la chiamano Anaxirida, opçr Rombice feluatica. Le fro,ndi firafle mbrano à.quellaterzafpecic_^ di feluatica,'. che ha le frondi corte * Il furto di querta none troppo grande. Il i e r n o appuntato,rofiodi colore,& acuto di fapore • Ilqual nafce nellacima del fallo , & de fup( lamufcelli. '•' v * Lapis Lazurijeggete Pietra Cerulea. Lapis LinçisJeggete Liri^rio, Lapis ^ezahar,fi ritrpua di piuipecie di•gialla>polncrò(òj& dìbianca>& verde infieme > di chç habbjamo parlato aliai al Bezahar . Lappafi chiama perfp^nata »• Ôc non è l'Apaiioe * produce le frondi maggior di quel-, le delle zucche, piùhirfute* piùnere > & più graffisi il furto biancheggiante, quantun– que fi ritrovi ancora qualche volta fenza furto. E la fua radi ce nera di fuori 9 &c di dentro bianca. Luppola minorefi chiama il Xanthio. Nafce in luoghi ameni 3 & graffile parimentç_j nei laghi ,chefi feçcano lattate, il cui fiiftpèriquadrato^ Se graffo. Crefee air altezza d*vn gòmbito i dalqtial procedonoafTai coi\çauïtà d'ali . Raffembranfi le frondi ftte à quelle de^atdplice, intagliate \ di odore di quelle del Nafturtia • Il fuo frutto è fimiìe_^ alle groffe oliue> ritondo > & fpinofo ,fimi je alle bacche del Platano , il qual tocco con le veftimenta fubito vi fi attaca.Ricogliefi quefta auanti,chefi fecchi > Se peftafi > & riponfi mvafodrterra. > . Larice è albero in Tt alia noto. Laferpitio chiamano i Greci Silphio 3 & ta (lia gomnw,ouçr fuçço lafer cauafi dalla radi- ce^óuer dal furtoXodafi per il migliore il rofïîgno trafparentè fimifc alla mirrha, non di co– lor di poiTo 5 di galante odore,foaue aleufto>& che aeeuolmente lauandofrdiuenta bianco . C)uel]p diMedia 5f & medefimamente di Sojiaemen valorofo, Oc ha odore più faftidiofo • FaÏÏificafituttoinnanzi?che fi fecchi con fagapeno ,ouer con faua infranta. Il cheageuoU mente fi conofee i 5 odorç,al gufto ; airocçhio ? &: al liquefarlo con qualche liquore. Lal]ulata,leggete mente greca « Lathiri fi chiamaGaraputiaminore 5 e notifTima pianta. Proxtuceil furto alto vn gòm– bito * & gtoflb vn deto,& vacuò, nelle cui fommicà fono concauità d'ali ? ôç fu per lo fu- fio,, le frondi Iungi>e,& limile à qi^iéet mandorli, ma più larghe >più lifeie • Et quelle ^ che nafcon nelle cane de ir ami fono minorifimili nella forma loro aHarirtolochia^ouer ^ queir*. *». ' • ' , .• t"-:,V*.*' 4#
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