CARENA - Vocabolario metodico - 1851 copia
4 7 0 C. III. DEL MANGIARE E DEL BERE. alcune operazioni per isbucciarle, e anche per mondarle dalla sansa o pellicina che tenacemente le ricopre. Queste castagne sono serbevoli lungamente, non si mangiano se non lessate in poc’acqua, e cuocendo rinvengono, e si rigonfiano. Castagne bbuciate, dette anche svstanlivam. Bruciate, chiamano le castagne arrostile colla buccia sotto la cinigia, talora nel tam buro (Y. Tambubo, Tambubino da caffè, C. II, § 'IO, Della Cbedenza), e più comunemente nella padella bucherata (V. Pa della delle bbuciate, C. II, § 9°, Della Cucina. Le castagne prima di arrostirle si castrano. Castbare le castagne, dicesi l’intaccarne la buccia con un piccol taglio, affinchè nell’arrostire non iscoppino. C a s t r in o , coltellino adunco per castrare le castagne. Bruciatajo, colui che vende le Bruciate, e per lo più anche le C a stagne lesse, dette pure Balogie, Sùcciole, Ballotte, cioè quelle che sono cotte in acqua entro la loro buccia. À n s e r i , V e c c h io n i , sono castagne prima lessale in acqua, poi fatte rasciugare e disseccare nel Seccatojo; sono serbevoli, e man- giansi senz’altra cottura. La loro buccia rimane alquanto grin zosa, dal che ne è venuta la denominazione di Vecchioni. S ecca to io , stanza costruita di pietre o di mattoni, in vicinanza del castagneto, nella quale si fanno seccare col fuoco le castagne. A mezza altezza del Seccatojo è una specie di palco fatto con pali paralelli, sufficientemente approssimati, sui quali sono sparse le castagne verdi; e queste si van rivoltando, e si sec cano al fuoco di legne accese per di sotto sul pavimento. 11 Seccatojo è anche chiamato Metàto in alcuni luoghi della Toscana. Castagnacci , sust. plur. , specie di piccole focacce, o stiacciatine di farina di castagne ridotta in paniccia, e cotta fra due lastre- di pietra ben riscaldate, frappostevi, fra le lastre e la pasta, foglie di castagno, che nelle case montagnine a tal uopo si conservano in filze. V. sopra Pattona, Nicci. Noce , fem. , frutto del Noce. La noce non è se non il seme o màn dorla, rinchiusa nel guscio, e questo ricoperto dal mallo. M a llo , scorza verde, erbacea, di sapor astringente ed osticbissimo, la quale da prima è molto aderente al guscio, da cui nella
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