CARENA - Vocabolario metodico - 1851 copia

370 0. II. DELL ABITARE. B ollitura , B ollimento , B ollizione , Fatto del bollire. B ollitura , C ocitura , acqua non condita, e da gettarsi dopo che vi si è fatto bollire o cuocere che che sia, che pur comunichi ad essa alcuna qualità, come colore, odore, sapore. Nota 200. Le condizioni espresse in questa dichiarazione danno 'ragione del come non si chiami Bollitura nè il brodo , nè l'acqua in cui siano state colte uova col guscio. Tra Bollitura poi e Cocitura parrebbemi giusto di fare quella stessa differenza che è tra Bollire e Cuocere: uno o pochi bollori basteranno a fare una Bollitura ; per una Cocitura ce ne vor­ ranno tanti quanti siano necessari a far c^e la ro^a s^a cotta. Una Bollitura che s adoperi per medicamento , chiamasi Decollo , Decozione. V. S cottatura , nel secondo significato. B ollitura , B ollore , lo.stesso che Bollimento; ma così chiamasi più particolarmente una breve durata del bollire, cioè una o poche di quelle ondate che formansi successivamente sulla superficie del liquido che bolle; onde dicesi: Dare a una tal cosa un bollore , due bollori: cocetela in acqua non più che m a bollitura o due. B ollorino , u n leg g iero b o llo re , u n b o llo re b re v e. L evare , A lzare , e anche S taccare , il bollore, vale cominciar a bollire. G rillettare , F riggere , dicesi di quell’acuto romoreggiare, e quasi fischio, che fanno i liquidi prima di levar il bollore, a simili­ tudine di cosa che si faccia friggere, nel senso proprio. V. più sótto. F riggìo , stridore del friggere. S croscio , C roscio , romore che fa l’acqua quando bolle fortemente. Anche quello della pioggia, che cade romorosamente ; così pure quella molesta sensazione prodotta sotto ai denti dalla rena, terra, o altro simile, nelle cose che si masticano. S crosciare , fare scroscio, in tutti i significati di questa voce. B ollire a scroscio , B ollire a ricorsojo , lo stesso che bollire ga­ gliardamente, con formazione di molti sonagli. B olle , S onagli , specie di vesciche vaporose, le quali, formatesi nell’acqua che bolle, salgono in essa agitandola, e vengono a disfarsi e disperdersi alla superficie. Anche quelle vesciche

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