CARENA - Vocabolario metodico - 1851 copia

e meno ancora s'intende come questa strana e mal composta . parolaccia sia stata ripetuta da alcuni posteriori Vocabolaristi e da qualche Traduttore di Dizionario Tecnològico. I quali tutti non ignoravano che la lingua nostra non ha il Buscione da po­ tersi tirare, cioè cavare, ma si il Tappo e 7 Turacciolo, e che per altra parte essa ha il Cavastràcci, il Cavabullette, il Cava- macchie e il Cavadenti ; a imitazióne dei quali nomi composti sarebbe pur stato facile di comporre li su due piedi il Cava­ tappi , se ciò fosse stato necessario, che non l'era punto , giacché questo vocabolo non è movo in Italia e nella Toscana stessa, come non vi è nuovo l'uso delle bottiglie di vini forestieri , da non potersi sturare se non con un Cavatappi. L'avere /’Alberti sentito in Toscana, specialmente in Firenze, la parola Tirabuscione tuttodì in bocca dei locandieri e di mer­ canti di minuterìe, per lo più forestieri, non è ragione che valga , ciò essendo il naturalissimo effetto di più cause , deplorabili s ì, ma forse inevitabili. P ortabottiglie , specie di piattino con sponde rilevate, su cui si ten­ gono a m en sa le bottiglie, p e r non m acch iar di vino la tovaglia. 11 Portabottiglie è anche un paniere a più scompartimenti per porvi e trasportare altrettante bottiglie : quello in cui si trasportano fiaschi, chiamasi P ortafiaschi . C ristallame , assortimento di vasi di cristallo per servizio di tavola, come bocce, caraffe, bicchieri, ciotole, ecc. La voce è presa dal commercio moderno, che chiama Cristallami le varie cose di cristallo che vende il Cristallaro; come dice Ottonami i la­ vori che fa l’Ottonajo, ecc. B occia , sp e c ie d i b o ttig lia , m a d i c ris ta llo n o n c o lo ra to , a u so d i te ­ n e r e in su lla m e n s a l ’a c q u a , ta lo r a a n c h e il vin o . B occione ,, g ra n d e b o c cia , c h e h a la c a p a c ità d i più b o cce, d a ten erv i n o n c h e v in o , o a ltri liq u id i, a n c h e caffè n on to s ta to , tab a c c o in p o lv ere, e a ltre co se sim ili; in q u e st’u ltim o caso il boccione h a co rto il co llo e la rg h e tta la b o c c a , ch e si c h iu d e con le g arv i foglio o p e rg am e n a , ovvero con tap p o di su g h e ro . Nota 208 . B o ccetta e B o ccettina non hanno se non l'apparenza diminutiva, e vengono adoperate sempre a significare altra cosa, cioè vasettini da tenervi poca quantità d'acque odorose. § 1 0 DELLA CREDENZA E DEGLI STRUMENTI DELLA MENSA. 3 8 7

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