CARENA - Vocabolario metodico - 1851 copia
P oli del tuorlo , due corpi bianchi, nodosi, filamentosi, visibili nella superficie del tuorlo, in due punti quasi diametralmente opposti fra loro, e i cui filamenti si disperdono nell’ albume, e tengono il tuorlo come sospeso e imbriglialo. Nota 247. Questi due corpi , molto appariscenti e notissimi, non hanno , eh' io sappia , un nome volgare. Qualche scrittore li chiamò Calazi o Calaze, dal latino Chalazae, e dal greco vjxkaCa , che vorrebbe dir Grandine. Hunler, presso il Zendrini (Filosofia Zoologica del sig. Fleming, tradotta dal Prof. Zendrini, Pavia, 1 8 2 9 , 3 voi. in- 8 '"), chiamolli opportunamente P o l i ; in fatti codesti due gruppetti occupano quasi per l'appunto due opposti punti del globo rappresentato dal tuorlo. F ollicolo dell ’ aria , chiamasi quel vano che vedesi nell’estremità più ottusa dell’uovo, tra la membrana dell’albume e il guscio. Il Follicolo, piccolo nell’uovo fresco e pieno, si va facendo maggiore in proporzione che l’uovo diventa scemo e stantìo. L’ampiezza del follicolo nelle uova si riconosce collo sperarle. S perare le uova ,, è il guardarle per trasparenza contro al lume, al fine di vedere la grandezza del follicolo, il quale, minimo nelle uova fresche, allargasi successivamente nelle stantìe , ed è mas simo in quelle che guazzano. Nota 248. Sperare, nel senso attivo dicesi delle uova, e nel senso neutro dicesi anche di panno, calza, o altra cosa, clic per esser logora, traluca. Avverte benissimo il Vocabolario che Sperare, in ambidue ì predetti casi, viene da Spera, per Specchio; ma è increscevole che esso Vocabolario non abbia avvertito che il formatore della favella usuale, il Popolo, togliendo la similitudine da Spera o Specchio, che qui non ha punto che fare, abbia fatta una strana confusione tra la trasparenza, o Refrazione, e la Riflessione della luce. Sul che V. la Nota 122. G uazzare , verb.neutr., queU’agitarsi e romoreggiare che fa l’interna sustanza dell’ uovo quando è molto scemo, e che, presolo in mano, si va scotenclo prima di schiacciarlo. S chiacciare le uova , vale spaccarne in due il guscio, dopo fattane, con leggiera percossa, una piccola rottura in un punto della parte più rigonfia di esso. § 2° ALIMENTI E CONDIMENTI AMMALI, ECC. 437
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