CAVALCANTI - CUCINA TEORICO PRATICA - 1837 copia

ao4 sollecitudine le trasporteranno nella stanza ove dovrà servirsi la cena , e le uniranno di bel nuovo , nello stesso modo com' erano situate , onde in un punto sia presentato all' occhio de' circostanti un ben ordinalo bouffit. E ciò non sembra uno scherzo il più gra– zioso ? Per questa cena sarebbe cosa ottima far uso de' piatti che offrissero tante cose già divise , come sarebbe a dire delle piccole forme di pa– sta briosce, de'pasticcetti falsiti di carne o di pesce, del presciutto rifreddo già diviso in pez– zetti situati con disegno, delle piccole crocea ade, delle mirenghe secche ripiene e semplici , della pasta bugne passata per siringa o senza : in somma dovrebb' essere tutto già scalcato , ma in modo che non offra un frantume : e ciò per– chè tutti al momento possan esser servili. §. IV. Cena a mano in confidenza. Per questa cena non vi abbisogna alcun ap - parecchio , poiché quando sarà il momento che vorrai eseguirla , farai uscire tanti domestici con de'cesti hen proprj , entro de' quali vi saranno i tovaglioli e le posate , e girando per la stan– ca li presenteranno a tutti i circostanti. Al– tri domestici con altri cesti presenteranno de' londi , e del pane. Indi riempiranno quei stessi loro cesti con i piatti di cucina di già scalcati, e nello stesso modo girando li serviranno. E da avvertirsi però che questi piatti non

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