CAVALCANTI - CUCINA TEORICO PRATICA - 1837 copia
Questa stufa de** essere a forma d' uno sti– po, dell'altezza di palmi sci almeno, larga pai- mi tre , e di fondo anche palmi tre. Per Lr la più solida si dovrebbe fare di mattoni . con la controfedera simile , e d ie fra queste due tela– ture di mattoni vi sia un uguale \ u o t o , di un palmo , o poco più , da potersici adattare delle foruacette dì ferro per i ca r bon i, le quali ci si dovrebbero introdurre per tre porticine , una alle spalle, e due ai laterali, dalla parte di ter– ra , chiudendole bene con lamina di ferro ; ed in questo modo 1' azione calorica agirebbe per t u t u la stufa . la quale nella parte supcriore dcv estere anche ben chiusa a mattoni : nel suo interno poi vi dovrebbero essere diverse scansie sopra delle quali vi si possano adattare tutti quei pialli , che debbono servirsi caldi ; e quindi con la sua porta al davanti ben condizionata , o n d i l'aria non vi penetri per quanto è possi– b i l e. Potrebbesi fare ancora di legno , per essere p iù economica , ma pfricolosa ; cioè formare uno sf'po della descritta dimensione , e sul piano farci una fornacelta di ferro a forma di uno scaldino , entro della quale li carboni accesi ; pe to la prima scansia dovrà essare di ferro , al– trimenti il continuato calorico g r ada t ame le la distruggerebbe. Questa medesima stufa di legno polrebbesi foderare di lamina di ferro , o anche di latta. Ala già sento dirmi : e perchè dunque non potrebbe servire il forno per tale oggetto ? É vero ; ma trattandosi di una cucina grandiosa , ho creduto necessario, fare questa descrizione.
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