CERVIO - Trinciante - 1593 copia

ognicofa ribombaua di giubilo e di allegrezza. Erano chiufe in quel Ca ftello molte perdici de pieno rofio bardate doro e d'argento e con fue co* rone in tefta,& akrivaghi vece!letti viui che aperto loro vn/portello vfcir no fuori, & aportorno ftraordinario piacere .vi fu anco vn toro tuttodo- ratochecaminauada fe,&peri; dono era pieno di bellifsimi mazzi di fio ri,&vn'Camello carico di ftecchidi canella con vn motto al collo che di- ceua.VER ,1ERO, TERGE ,MIHI, ILLVSTRANT, DVxM, LV- MINA, SOLIS , comefedirvolefsi che egliera il toro celefk il quale portaua bora la primaueraperche era rifea 1 dato , & illudiate dallo fplen dore de tre Serenifsimi Principi fratelli percioche il Sole, e nella cafa del toro nel mezo della primauera. Nel camello vi era quefto verfo, INSVE– TIS, HVC, PAT1ENS, ONERISyGRAVIORA, TVLISSEM, il quale faraageuolméte intefodachihaletto la natura di quefto animale che non VMDI (offerire fé non vn pefo mifurato e cornee caricato oltre quel– la mifurafì carica in terra, quafi dicefle io feordatomi idellamia naturai proprietà hauerei volontieri folferto non {blamente il pefo ài pochi (lec– chi ma qual fi fia grauifsima fonia per feruire alle vofìre Serenifsime Al– tezze. Et all'iftelfo tempo, mangiauano li gentiThuomini, & altri Seruitori che cinque tauole, erano feruite a vn tempo copiofifsima ,& diligentifsi- mamente, da pratichi Scalchi, che dalle 17. ore,fino alle 21 .duro la prì ma tauola ,ele altre tauolefino alle z i . di modo che mangiorno in quel giorno da mille perfone chefi poteua chiamar Corte bandita . Nel partir poi che volfero fare, fumo fatti giuochi di fuochi artificiali in molti modiftupendi, ediletteuolida vedere, e doppo hauer vifto i Re– gni Papali, & altre gioie, etefori della Sedia Apoftolica, fé ne montorno in Carozza con honoratifsima Compagnia. E per non elfere , più tediofo non difeorrero più oltre, fé ben fopra ciò, haureida diraflai, maincomincierò lalifta del banchetto con forme, andò feruito, e s'io hauefsihauutovn poco più tipo chenóhebbi ,haurei fatto fontane ,e cacce fotto allaifteffa tauola ftupende, e ridiculofe, a ve– derle,fi come legendo ilmio terzo libro intenderete, e viuete in tanto lie– t i , e Felici. Primo feuitiodi Credenza. pauoni bianchi reuefìiti, & adornati di perle coralli e fettuccie doro & argento, con p^tòdenti all'orecchie, e profumi ne! picho, Fagiani reueftiti alfimilecon vn bofchettoe tremolanti perla coda, Idre con fette tefte fatte di pafta frolla piene il corpo di Mongana battu– ta e rofsi d'oui duri, e pignoli. Hercoleconla mazza in mano fatto di paftareale, Leoni fatti de lepri in pafticci grandi. Et ogni cofa col fuo motto, à pro- ponto fcritta a littere doro. Alicornifimili alli Leoni è feruiuano per pafticci rifreddi. Aqul«

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